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The Waterfront

1 stagioni - 8 episodi vedi scheda serie

Serie TV Recensione

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La recensione su The Waterfront

di supadany
4 stelle

L’abito non fa il monaco, tuttavia è difficile guardare cosa si nasconde oltre la facciata, soprattutto all’interno di realtà di medio-piccola dimensione, dove tutti si conoscono da tempo immemore, le domande scomode vengono evitate accuratamente, le abitudini/mansioni sono tramandate/custodite con sentita appartenenza, la polvere finisce per ammucchiarsi sotto i tappeti e le regole funzionano in maniera sostanzialmente diversa rispetto alle direttive ufficiali e comuni/condivise.

The Waterfront riprende in mano, abilita e amministra stilemi che nella serialità contemporanea hanno riscosso ripetutamente successi notevoli, con una famiglia di prestigio chiamata a superare sfide proibitive per non perdere tutto quanto costruito in decenni (Yellowstone), una valanga di relazioni familiari/sentimentali/affaristiche/sessuali da governare (Bloodline) e giri di affari illeciti (Ozark), nei quali è facile entrare ma altrettanto complicato uscire. Il risultato è tutt’altro che indimenticabile, con un’offerta sostanziosa ma pregiudicata da continui input da inserire/includere (in tanti casi, a forza) e viatici da incrociare/percorrere/ratificare, tanto che la situazione limacciosa ed eloquente sfugge spesso di mano e l’incidente ferroviario è dietro l’angolo.

Havenport, sulla costa della Carolina del Nord. Da varie generazioni, la famiglia Buckley è la più rinomata della zona, in virtù di un’azienda ittica di successo e delle attività di ristorazione aperte in seguito.

Tuttavia, gli affari non vanno più a gonfie vele come un tempo, costringendo Belle (Maria BelloA history of violence, Lights out) a cercare di gestire gli ingenti debiti, mentre suo marito Harlan (Holt McCallanyMindhunter, The warrior) valuta soluzioni alternative per guadagnare molto denaro in poco tempo, da praticare insieme a suo figlio Cane (Jake WearyBleeding love, Animal kingdom), che nel frattempo si barcamena tra sua moglie Peyton (Danielle CampbellThe Originals, Tell me a story), che percepisce il momento delicato, e Jenna (Humberly Gonzalez Ginny & Georgia), il suo primo amore, appena rientrata in città.

Mentre Bree Buckley (Melissa Benoist Supergirl, Whiplash), reduce da varie problematiche che l’hanno resa inaffidabile, tenta di riprendersi e di non perdere di vista il figlio adolescente e un giovane barista sbucato dal nulla di nome Shawn (Rafael L. Silva9-1-1: Lone star), che cela un segreto importante, viene assunto dai Buckley, Harlan e Cane cominciano a trasportare elevate quantità di droga con le loro imbarcazioni.

Finiranno per avere un face to face con Grady (Topher GraceIn good company, Spider-man 3), un produttore di sostanze stupefacenti tanto potente quanto pericoloso, e per mettere a repentaglio tutto ciò che hanno di più caro al mondo.

Fino all’ultimo secondo a loro disposizione, intraprenderanno qualsiasi iniziativa per uscirne vivi e salvare la loro azienda dalla bancarotta.

 

 

Holt McCallany, Maria Bello

The Waterfront (2025): Holt McCallany, Maria Bello

 

 

Ideata da Kevin Williamson (Scream, The Vampire diaries), The Waterfront mescola crime e family drama, la provincia americana (la location è assolutamente funzionale) con codici che non conoscono confini, una famiglia allargata, logorata e sguaiata con un drappello di personaggi che vanno a coprire varie posizioni di pensiero, costituendo un contorno a tinte miste, tra burrasche da superare, trappole da disinnescare e rifugi dove rigenerarsi temporaneamente.

Quindi, dispone di un diario di bordo particolarmente imbottito di appunti, mette in gioco svariati aspetti, tra un concorso di relazioni sentimentali/affettive, cattive acque da attraversare, problemi di ogni ordine e grado da fronteggiare arrivando ai ferri corti, e ha colpi di scena costantemente in canna, piazzandone – costi quel che costi - almeno uno a episodio. Contestualmente, fatica a caricare tutti i dati di partenza (ci vuole un po’ per orientarsi nella ragnatela allestita) e ha troppi fronti da tenere monitorati, tra spigoli vividi e strascichi longevi, ostacoli ingombranti e rimedi scarabocchiati, ambiguità da decifrare e decisioni impulsive, cosicché la metrica della narrazione appare spesso squilibrata e meccanica, inceppata e semplificata, ma, prima di tutto, sono proprio i momenti salienti a denotare il fianco scoperto, con troppe risoluzioni attuate a buon mercato e una credibilità che evapora gradualmente, fino a scomparire quasi del tutto quando giunge alle movimentate battute finali.

Insomma, all’interno di una girandola - di fatti e di personaggi, di implementazioni e di scappatoie - che non trova mai pace, a spiccare sono principalmente i difetti, per quanto poi il tratto più sopra le righe – e per certi versi scordato/stridente (almeno dal resto) - di tutti, ossia Topher Grace con il sociopatico e ingestibile Grady, riesca a fornire porzioni di squinternata/scanzonata/malevola vitalità in più, che può essere considerata fastidiosa ma che emerge apertis verbis.

Rimanendo agli interpreti, un po’ tutti vengono tirati per la giacchetta. Holt McCallany fa la voce grossa ma è chiamato continuamente a esondare, Jake Weary rimane stritolato in un personaggio che deve segnare uno scarto caratteriale rispetto al padre, Melissa Benoist è sottoposta a uno stress eccessivo e poco plausibile, mentre Maria Bello appare come la più sicura/solida di tutti, anche perché la sua Belle è l’unica carta del mazzo che tende a mettere un po’ di ordine all’interno di un comprensorio contrastato e in ebollizione.

 

 

Jake Weary, Melissa Benoist

The Waterfront (2025): Jake Weary, Melissa Benoist

 

 

Nel complesso, The Waterfront non ha grandi pretese, se non quella - espressa con metodi sfacciati e assurdità sventagliate ai quattro venti - di intrattenere un pubblico disimpegnato. Rimane sempre in bilico su di un campo minato e non piange sul latte versato, con un bollettino fatto di entrate in gamba tesa e sabbie mobili, condotte disdicevoli e cicatrici fresche, alterchi multipli e grumi di acidità, nervi scoperti e strettoie anguste, patti con il diavolo e spaccature non riassorbibili, rincarando spesso la dose e alzando il livello dell’acqua fino alla gola, tra correnti di dispersione e l’utilizzo del piede di porco, elementi periferici e un andamento a scatti.

Sferzante e precipitoso, tenace e scomposto.

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