Dopo un primo tempo dominato a mani basse con Norman Finkelstein a segno nel 2009 e Will McAvoy a raddoppiare nel 2012, i matusa decidono di anticipare i festeggiamenti del "terzo tempo" e per il secondo mandano in campo le riserve, tipo Pichetto Fratin: cosa sarebbe potuto andare storto, e perché proprio tutto? Il ministro e soci (Lollobrigida, Nordio, Valditara, Piantedosi e i capitani ad honorem senza fascia - ma coi fasci - Minniti e Gentiloni) sembrano un mucchio di Roberto Trotta che cercano di marcare Maradona di fronte alle ragazze, tra le quali Giorgia Vasaperna (che di anni ne aveva 27 e ragazza non era più), centravanti di sfondamento, tant'è ch'è l'ex-ragazza ad andare a segno per ben due volte: prima con un autogol, scivolando sulle proprie lacrime frignate, e poi, per cause di forza maggiore, con un gol a porta vuota. Risultato: le Ragazze 1, i Matusa 3. Peccato che quell'uno sia un fuoricampo (sì, lo so, sto mischiando calcio/soccer, rugby/football e baseball) che viaggia in esapansione esponenziale...
«Il più grave fallimento della razza umana è l'incapacità di capire la funzione esponenziale.» – Albert Allen Bartlett, “Arithmetic, Population and Energy: Sustainability 101”, 2005 (citato da John Vaillant in “Fire Weather: a True Story from the Hotter World” del 2023).
«Come scrive il matematico Aubrey Clayton, "la crescita esponenziale è problematica perché implica che la maggior parte del cambiamento sia sempre già avvenuta".» – John Vaillant (op. cit.).
Da "American Radical: the Trial of Norman Finkelstein" di David Ridgen & Nicolas Rossier del 2009 (Waterloo University, Ontario, Canada).
Dal pilot (2012; regìa di Greg Mottola) di "the Newsroom" (3 stag., 25 ep., 2012-2014, HBO) di Aaron Sorkin (Northwestern University, Evanston, Illinois, U.S.A.).
"C’ho l’[eco-]ansia", da Giffoni, o Alice nella Città, o lo Zecchino d'Oro, o Piccoli Fans, o Bim Bum Bam, o Non è la RAI, o la MeleVisone, o l'Albero Azzurro, fate voi.
Un seme di giglio d'acqua, una selvatica semi-"infestante", casca in uno stagno. Dopo 30 giorni la superficie dell'invaso sarà interamente ricoperta dalla vegetazione e l'eutrofizzazione sarà completa: niente più luce e niente più ossigeno, niente più nulla di tutto. Ecco, se vi dovessi chiedere in quale giorno dei trenta lo stagno sarà ricoperto per metà... e quindi si potrebbe anche pensare che ci sia ancora tempo per porre un rimedio alla faccenda, voi rispondereste...
Palla al centro. Tempo scaduto.
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