Lo scrittore più usato dall'industria cinematografica, le sue storie hanno ispirato estrosi sceneggiatori ed abili registi, una miniera di idee tradotte in cinema dove a volte è più noto il film tratto dai suoi racconti che non i titoli dei sui libri. Stephen King viene indicato come scrittore horror, ma non lo è, non completamente, nelle sue opere mette a nudo con abile maestria gli aspetti peggiori dell'animo umano, descrivendone in modo dettagliato tutto ciò che un individuo sarebbe disposto a compiere pur di raggiungere ad ogni costo ciò che si prefigge, infischiandosene della dignità e delle conseguenze che ciò comporta. In alcuni racconti e quindi anche nei film tratti dai suoi romanzi, King riesce a dar vita a personaggi inanimati, trattando il tema della ribellione delle macchine o delle “cose” possedute, che per uno strano scherzo del destino si riveleranno una dannazione per il loro ipotetici proprietari. Mi piace accostare King a Stanley Kubrick anch'esso grande maestro e osservatore del genere umano. P.S. Questa playlist era in fase di realizzazione da tempo, stranamente ho notato negli ultimi giorni l'intensificarsi delle pubblicità sui suoi libri...dev'essere il sovrannaturale che ci mette lo zampino.
“La Zona Morta” 1979. Lo strano destino di Johnny , perde tutto, amore, salute, poi acquisisce poteri di veggente con i quali deve addirittura cambiare le sorti dell'umanità.
“Christine, la macchina infernale ” 1983. La rossa Plymouth Fury del 58 non è un auto qualsiasi, si impossessa della mente di Arnie diventando proprietaria del proprietario.
Con Max von Sydow, Ed Harris, Bonnie Bedelia, Amanda Plummer
Il baratto, la propria anima per un oggetto o un favore speciale, in pratica trattare con il diavolo. Ma il diavolo esiste o è solo la peggiore parte di noi stessi?
Stephen King è da sempre il mio scrittore preferito, la maestria con la quale costruisce le sue, le nostre storie, la profondità dei personaggi, l'importanza che da al respiro dei suoi racconti, ai luoghi dove ambienta le sue storie e non ultimo la scorrevolezza delle sue opere, così complesse,ma così "leggibili" allo stesso tempo mi hanno fatto passare giornate intere attacato ai suoi libri.
Cuori in atlantide,l'ombra dello scrpione, cell, misery, stagioni diverse sono libri che hanno segnato la mia vita. bella playlist.. lunga vita al RE!
Da grande appassionato di letteratura horror devo sinceramente ammettere, a costo di attirarmi gli strali dei suoi numerosi fans, di non avere mai considerato Stephen King un grande scrittore (anche se qualche colpo di genio glielo riconosco, vedi il racconto "I Langolieri"). Piuttosto lo ritengo bravo nel descrivere la provincia rurale americana e nel raccontare benissimo storie di personaggi che si sentono diversi dalla massa. In questo senso ho ammirato molto "IT" che nella parte in cui descrive l'amicizia fra il gruppo di ragazzini "perdenti" è davvero notevole, mentre la parte più prettamente horror è decisamente meno interessante, se non addirittura, nel finale, veramente deludente.
Se la memoria non mi coglie in fallo, lessi tempo fa che King non amava Shining e il lavoro di adattamento fatto da Kubrick; avendo io letto il libro mi permetto di affermare che siamo di fronte a uno di quei (rari) casi in cui la pellicola è decisamente superiore all'opera letteraria da cui è tratta. Con buona pace di Stephen, che comunque rimane un autore interessante e con una abilità di scrittura davvero notevole.
Ho conosciuto King solo dopo aver visto i film ispirati dai suoi racconti e per questo gliene sono grato, a volte i registi possono superare o variare la narrativa degli autori, per me un affinità tra King e Kubrick c'è, magari solo nell'impostazione e tematiche delle loro opere...forse un pò di pessimismo verso la figura dell''uomo.
Sulla rivincita dei "perdenti" sono daccordo, è un tema che si ritrova in molti racconti di KIng.
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