Presenti 7 film. Magnifici.

Eh si`, uno dei film che mi ha fatto piu` ridere, e che tuttora mi fa ridere. Forse l'unico film che mi piace sempre come la prima volta, che posso rivedere quando voglio.

All'epoca (avevo 7 anni) non lo capii molto, ma mi piacque in modo molto particolare e diverso rispetto agli altri film visti fino a quel momento.
Probabilmente fu il primo film da approfondire che vidi, e da li` iniziai ad apprezzare film meno comuni.

Fuori corso all'universita`, con scarsa autostima, credevo di non farcela.
Ho imparato che con un po' di ironia, di fatalismo e di incoscienza, la vita viene meglio, i problemi sembrano meno gravi, anzi, si risolvono da soli, e ho imparato a apprezzare le piccole cose belle, a desiderare piccoli desideri e ad apprezzare piccole vittorie. Finche` va.

I primi anni di lavoro, emigrante in una brutta citta` (Milano) che non sento mia, che sento ostile, fredda e chiusa (ok, non lo e`, ma questo e` quello che provavo allora).
Al cinema da solo, pochissimi spettatori, qualcuno esce proprio mentre il personaggio sullo schermo gli sputa addosso.
Mi sento solo in un mondo di merda, Milano mi sembra uguale alla citta` raffigurata nel film.
Francamente non riesco nemmeno a capire il film (capiro` meglio con "Toto` che visse 2 volte", secondo me superiore, in cui probabilmente il messaggio e` lo stesso, ma piu` chiaro), ma mi resta qualcosa addosso mentre, uscito dalla sala, mi avvio verso casa, nel buio in bianco e nero della notte. Qualcosa che mi fa capire che la vita non e` come quella raffigurata nel film, Milano non e` come la citta` del film, la realta` non e` cosi` nera come la vedevo. Capisco che nella vita c'e` della bellezza che mi sfuggiva.
Il vedere un film che rappresenta un mondo assolutamente senza bellezza (questo come "toto`") mi fa capire meglio cosa sia la bellezza: quella cosa che, inizio a percepire, c'e` intorno a me, ma non c'era nel film.
Insomma: togli un ingrediente, assaggi, e capisci l'importanza dell'ingrediente tolto, impari a condire meglio il piatto, e apprezzi di piu` il cibo che mangi.

Oh! Io sono eterosessuale, davvero. Nessun problema con gli omosessuali, comunque: ho alcuni amici che lo sono, e non ci trovo nulla di strano ne` di brutto.
Ma che mi capita con questo film? Mi sono innamorato della moglie del soldato. Anche dopo aver SAPUTO, ho continuato ad essere innamorato di lei. Ma come e` possibile? Va be', amore cinematografico, mica ci sono andato a letto davvero! Pero` e` difficile da capire!
Quanta femminilita` in lei, quanta passione, quanta fragilita` in cerca di affetto e di aiuto!
Alla fin fine uno dei personaggi femminili (?) che piu` mi ha toccato.
Non me ne vogliano le donne: non che desideri avere donne cosi`, o che per me questa sia piu` donna di altre; voglio solo dire che questo personaggio mi ha fatto capire che dentro di me, uomo normale fino alla noia, esiste un desiderio di anormalita` smodata, che non conoscevo.

E` stranissimo: i personaggi di Rohmer dicono quello che direi io (se sapessi parlare cosi` bene), agiscono come se fossero parti di me, provano le mie stesse sensazioni (o sono io che, grazie alla bravura di Rohmer, provo le sensazioni dei suoi personaggi?).
Ho cercato di vedere piu` film possibili di Rohmer, e ogni film una conferma quasi incredibile: rimango li` incollato davanti allo schermo, scoprendo che QUASI potrei dire io le battute prima di sentirle, anche se non ho mai visto il film. Quasi.
Ma allora i miei pensieri esistono anche al di fuori della mia testa?

Mi piacciono sempre di piu` i film vecchi. Sono piuttosto vecchio anch'io (di testa, soprattutto, non tanto d'eta`!).
Ormai conosco abbastanza bene la vita, me stesso e il mondo. Ho gia` imparato che la bonta` e la cattiveria non sono assolute, che ogni uomo (e animale) le possiede entrambe, e anche che esistono tanti tipi differenti di bonta` e di cattiveria.
In questo film ci sono 2 gemelle (grande Olivia): sicuramente una delle due e` un'assassina, ma non si sa quale.
All'inizio del film le 2 donne sembrano (sono) identiche, ma col passare del tempo si scoprono le differenze: un'occhiata strana, un gesto piu` secco, la voce piu` affettata, un pensiero stridente. Si inizia a capire chi delle 2 e` pazza, e cattiva.
Che io mi sia sbagliato? Che esista chi e` pazzo/cattivo e chi non lo e`? E` davvero cosi` facile capirlo, come nel film?
Mah, forse il film e` (come tutti i film) solo storia, fantasia e immaginazione. In fondo nei film di Capra anche i gangster sono buonissimi, mentre nella realta` non e` cosi`. Pero` sono cosi` veri quei dettagli, cosi` gia` visti in ognuno di noi quando 'sbrocca', cosi` familiari da dover essere presi dalla vita di tutti i giorni, se no come li riconosceremmo?
Torno a pensare che esistano le persone buone e quelle meno buone. Ma io sono buono o cattivo? Questo ancora non lo so.