Regia di Rob Zombie vedi scheda film
Sublime! Con "The Lords of Salem" Rob Zombie realizza un'opera di altissimo livello, forse il suo miglior film, sicuramente il più maturo artisticamente.
In linea con la sua evoluzione stilistica, il regista metallaro decide di cimentarsi con un Horror di stampo sovrannaturale-psicologico, riprendendo il tema classico delle streghe di Salem rielaborandolo, però, seguendo la sua personalissima vena creativa.
Zombie riunisce in questa sua ultima fatica tutte le Arti: pittura, scultura, musica, letteratura, teatro e, ovviamente, Cinema affiorano nell'opera, sia attraverso citazioni, sia nell'impatto che certe immagini suscitano nello/a spettatore/rice. Le citazioni classiche abbondano, e in ambito cinematografico sentiamo l'eco piacevole di Registi come Kubrick, Polanski e Lynch, ma anche Mèliés, "The Phantom of the Opera" di Julian e, forse, anche qualche richiamo a Fulci.
Come per le migliori opere d'Arte, anche in questa la trama è totalmente sottomessa al film, e ciò provocherà sicuramente la noia e la repulsione in molti spettatori (non stupisce, infatti, il "flop" commerciale della pellicola), mentre invece attirerà e conquisterà una certa parte di Cinefili e Cinefile. La storia, difatti, ancor più che nelle altre opere del regista, si riduce a nient'altro che un semplice pretesto per mostrare scene e immagini di Sublime Bellezza e memorabilità, caratterizzate da un'atmosfera sempre più Onirica (già presente nel sottovalutato "Halloween II"), fino a diventare un vero e proprio Incubo ipnotico: la danza di Sheri Moon sul caprone e il suo ingresso nella stanza 5 sono impossibili da dimenticare. Zombie, inoltre, sfida un'altra grossa fetta di pubblico proponendo immagini rasenti la blasfemia, come il prete maniaco, i prelati in atto masturbatorio e, soprattutto, la scena finale con Heidi (Sheri Moon) presentata come una Madonna Satanica in piedi su una montagna di cadaveri (una delle scene migliori proposte dal Regista).
Il progressivo incedere della dimensione onirica si spezza solo agli inizi dei titoli di coda, dove le immagini in bianco e nero (in stile fotografico) e una voce alla radio riportano apparentemente il tutto alla realtà.
Assai importante nell'Opera il ruolo rivestito dalle donne: mentre gli uomini possono solo fallire nei loro tentativi di aiuto della protagonista, le donne, in particolare le tre sorelle e la strega interpretata da Meg Foster, agiscono seguendo i dettami del fato, ponendosi in una dimensione ambigua tra l'Orrore e la Beatitudine (come il finale sinistramente luminoso suggerisce). Heidi, invece, diventa uno strumento passivo di questo fato, subendo sempre più indebolita i vari eventi soprannaturali che le capitano, ottenendo alla fine la dubbia gloria di essere la madre dell'Anticristo. Interessante anche l'ipotesi che tutta la vicenda sia una specie di allucinazione provocata dall'astinenza/dipendenza della protagonista dalla coca.
Ci troviamo di fronte al Capolavoro Horror del Millennio? Solo il Tempo potrà dirlo. Intanto possiamo dire che sicuramente questo "The Lords of Salem" è una delle migliori (se non la migliore) pellicole di Genere che il mercato cinematografico ci ha proposti negli ultimi 5 anni, confermando il notevole talento registico di Rob Zombie, talento già suggerito dalle sue precedenti opere, in particolare "The Devil's Rejects".
Vivissimamente consigliato a quasi tutti e tutte, eccetto coloro che si aspettano di vedere un'opera Horror destinata all'intrattenimento.
Una delle migliori colonne sonore degli ultimi anni. Il tema è davvero ipnotico e inquietante.
Assolutamente niente!
Nel pieno della sua maturità stilistica. Ottima l'attenzione per gli ambienti.
Sicuramente bellissima fisicamente, la moglie di Rob dimostra, secondo me, anche una buona capacità recitativa, dimostrandosi l'interprete ideale, nel bene e nel male, della protagonista.
Bravo nel ruolo dello studioso che decide di indagare sulla ipnotica melodia dei Lords of Salem.
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