Trama
Alexandre O. Philippe firma un ritratto intimo e senza filtri di una delle icone più enigmatiche di Hollywood. Attraverso ricordi, archivi e testimonianze, Novak si racconta come artista, donna e sopravvissuta, ripercorrendo il legame indissolubile con il film che ne ha segnato il destino, La donna che visse due volte di Alfred Hitchcock. Ne emerge un viaggio resiliente e commovente fatto di identità, autenticità e desiderio di vivere secondo le proprie regole.
«Il mio primo ricordo cinematografico è Kim Novak che mi viene incontro in La donna che visse due volte, con quell’abito di raso nero e verde», ha ricordato il regista. «Da allora, quell’immagine mi ha segnato e mi ha fatto innamorare del cinema. Anni dopo, l’incontro con Kim ha trasformato quell’ossessione infantile in un progetto che è diventato per me un cerchio che si chiude. Kim Novak’s Vertigo non è un documentario convenzionale: è una séance cinematografica, una spirale tra passato e presente, Judy e Madeleine, Kim e “Kim Novak”. In questo percorso ho scoperto che Kim è molto più di una star: è pittrice, poetessa, sopravvissuta. Mi ha insegnato che rimanere fedeli a sé stessi è il più radicale degli atti».
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