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Il maestro giardiniere

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Regia di Paul Schrader

Con Joel Edgerton, Sigourney Weaver, Quintessa Swindell, Eduardo Losan, Esai Morales Vedi cast completo

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Trama

Narvel Roth (Edgerton) è il meticoloso giardiniere che si prende cura dei Gracewood Gardens e si dedica tanto alla cura dei giardini di questa bellissima e storica tenuta, quanto ad assecondare il suo datore di lavoro, la ricca signora Haverhill (Weaver). Quando la signora Haverhill gli chiede di assumere come apprendista la sua bisnipote Maya (Swindell), ribelle e problematica, il caos entra nella spartana esistenza di Narvel, svelando oscuri segreti di un passato violento e sepolto che li minaccia tutti.

Trailer

Commenti (16) vedi tutti

  • Schrader torna su lidi a lui abituali. Intanto però la "poesia" di fiori e piante non arriva al cuore.

    commento di movieman
  • Sono rimasto deluso dal raffazzonato finale (sì, proprio, raffazzonato)! Mi aspettavo qualcosa di eclatante, invece... Comunque, sufficiente, vuoi solo per il modo inconsueto di trattare il tema. Voto: 6 - (sei meno).

    commento di Roberto Morotti
  • Il film è abbastanza intrigante, ma con un soggetto del genere le aspettative erano altissime. Si sarebbe potuto fare un capolavoro, invece si resta con l'amaro in bocca di un'opera appena abbozzata che non osa (e si perde nel politicamente corretto). Proprio come il giardino della casa: pasticciato.

    commento di fra_paga
  • Film molto ben recitato ma purtroppo una trama tanto improbabile quanto noiosa fa addormentare lo spettatore. Peccato.

    commento di Aiace68
  • Giardiniere di piante e di uomini&donne. Carino, ma niente di imprevedibile. 6,5

    commento di Brady
  • Una storia che si barcamena tra l'assurdo e lo scontato. Poco coinvolgente, lo guardi per sapere come va a finire.

    commento di iro
  • “Il Maestro Giardiniere”, assieme a “Il Collezionista di Carte” e “First Reformed”, conclude un'ideale trilogia di protagonisti in bilico tra un tormentato passato, e un’agognata redenzione da errori e colpe commesse. L'incontro con le proprie controparti giovanili, permetterà loro di riscattarsi, e perdonarsi. Ottimi cast, regia e fotografia.

    commento di Antonio_Montefalcone
  • Film con sfondo Nazistico su simbolismi impressi sulla Pelle : pensavo ad un finale già scritto invece è totalmente diverso da quello che avevo in Mente.Da quel punto di Vista almeno un'Idea è valida ma come visione spesso latita e "sfoggia" tristezza e strani pensieri.Bene gli Attori che riescono ad effondere alla Storia un giusto pathos.voto.5.

    commento di chribio1
  • Ho visto questo film senza che mi destasse alcun interesse particolare. Minuto dopo minuto mi sono reso conto della stupidita' della pellicola. Non so che dire. Tempo perso... Voto 3

    commento di filmista
  • La redenzione è possibile ? Paul Schrader sembra far girare intorno a questa domanda "Il maestro giardiniere", un film che oscilla tra la calma meditabonda scaturita dalla bellezza dei fiori e la violenza che non cessa mai di seminare zone d'ombra. Il risultato è un ibrido che affascina per come gestisce il non detto ma che non convince appieno.

    commento di Peppe Comune
  • Una sceneggiatura la cui trama si dipana per sottrazione come il divenire di un giardino le cui evoluzioni si sedimentano soltanto nel tempo e non è detto che il giardino abbia una sua costanza perchè tutte le forme di vita hanno i momenti no, le loro ricaduto, svolte e rinascite, anche quando tutto appare distrutto.

    commento di logos
  • Un protagonista folle e disorientato con la passione delle piante e pieno di misteri che incontra una giovane che gli cambia la vita...da vedere....anche se non sempre e' facile,ma bisogna vederlo fino alla fine.

    commento di ezio
  • Qualche scena poco credibile e sopra le righe, una storia poco originale e prevedibile, ma nel complesso un discreto film ben girato che certo non annoia.

    commento di gruvieraz
  • A History of Violence (Redemption) for the Constant (Master) Gardener.

    leggi la recensione completa di mck
  • Presentato fuori concorso alla rassegna veneziana (settembre 2023), in cui a Schrader fu assegnato il Leone d’Oro alla carriera, ritirato dall’amico e collaboratore Martin Scorsese, del quale fu talvolta sceneggiatore (Taxi Driver – 1976; Toro scatenato – 1980; L’ultima tentazione di Cristo – 1988).

    leggi la recensione completa di laulilla
  • Pur non proponendo nulla di inedito rispetto al passato, Schrader chiude, con impeccabile coerenza, un'ideale trilogia sul perdono e la redenzione iniziata con First Reformed, armato come sempre di uno script pregno di metafore e di una regia che valorizza al meglio l'ambiente del giardino, simbolo di (ri)nascita e riscatto. Voto 7,5

    commento di rickdeckard
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Recensioni

La recensione più votata è positiva

laulilla di laulilla
9 stelle

  Ultimo film della cosiddetta trilogia della redenzione, quest’ultima opera di Paul Schrader affronta – come le due precedenti “Il collezionista di carte” e “First Reformed” – il tema della perdita dell’ innocenza primigenia (caduta) e della redenzione, preparata da un lungo e tormentoso confronto col proprio vissuto.  … leggi tutto

8 recensioni positive

Recensioni

La recensione più votata delle negative

Tex Murphy di Tex Murphy
2 stelle

Cioè ma veramente oggi basta raccontare una storia strampalata e totalmente improbabile come questa ma con al centro il sempiterno tema razziale, per fare un film osannato da critica e pubblico? L'ex suprematista bianco che si redime e si innamora della ragazzina di colore (che potrebbe essere sua figlia), oltretutto ricambiato? Ma siamo seri? In quale mondo assurdamente fantastico? E… leggi tutto

3 recensioni negative

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