Nel presentare questi dati è doverosa una premessa: il metodo adottato è infatti il solito, che prevede il conteggio degli incassi dal giovedì alla domenica. Tuttavia in questo caso la domenica era Natale e questo cambia un po' tutto, anche perché lavorandoli di martedì abbiamo già i dati di Santo Stefano (ieri) che è la vera giornata al cinema degli italiani durante le feste natalizie.
Va innanzitutto segnalato che il dato del weekend natalizio non è buono: il calo degli spettatori rispetto all'anno scorso si calcola intorno alle 100 mila unità. Ma l'anno scorso Natale cadeva di venerdì e questo cambia moltissimo tutto. Tuttavia conoscendo il trend degli ultimi mesi e la generale disaffezione verso le sale, non c'è da stupirsi se i numeri di quest'ano non brillano.
Esaminiamo quindi per ora i dati esposti sotto e poi analizzaremo i dati della giornata di domani. La classifica dal 22 al 25 è in sostanza quella della settimana precedente con l'aggiunta dei tre film usciti il 22: Oceania, subito in prima posizione, Florence e Lion, entrati invece nella parte bassa della classifica.
L'incasso di Oceania non fa certo gridare al miracolo (ma è il dato praticamente privo del sabato, la vigilia, ovviamente una giornata in cui i cinema sono stati disertati, soprattutto dai bambini), mentre è buona la tenuta di Rogue One. Tra i film italiani ha la meglio Poveri ma ricchi, balzato nettamente al di sopra delle altre commedie con cui competeva.
Il dato di Santo Stefano conferma tutto ciò, con piccoli comprensibili spostamenti: Oceania aggiunge quasi altre 2 milioni di euro (il suo totale è ora a 3.6 mln) mentre Poveri ma ricchi fa un altro balzo, prende 1.3 mln di euro e scavalca nella classifica di giornata Rogue One che invece aggiunge un altro milione e arriva a 6.5.
Ora, visto che anche il dato di Santo Stefano mostra anch'esso un calo di accessi alle sale rispetto allo scorso anno, la domanda per comprendere cosa succederà in futuro è: dove sono gli italiani? Quanti di loro sono al lavoro e quanti sono invece andati in vacanza? La sensazione è che molte aziende - anche se le feste come si è detto "cadono" male quest'anno - abbiano comunque chiuso per un periodo lungo. Se così è e se molti sono restati a casa potremo vedere dei dati meno clamorosi nelle giornate tipicamente di punta, ma è ipotizzabile una distribuzione del flusso più regolare e ampia su tutto il periodo, giornate infrasettimanali comprese. Naturalmente questo a condizione che chi è in vacanza resti a casa, almeno per parte del periodo. A complicare ogni calcolo ecco anche il bel tempo: il sole splende e le temperature si sono alzate. Il bel tempo proseguirà, dicono le previsioni, fino all'inizio del nuovo anno.
Solo uno sguardo ai prossime due-tre giorni ci permetterà di accumulare qualche dato più consistente di queste sensazioni, e di rispondere ai molti quesiti che la situazione al momento pone.
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