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Nightmare

Regia di Romano Scavolini vedi scheda film

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John_Nada1975

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La recensione su Nightmare

di John_Nada1975
6 stelle

Sopravvalutato psycho-thriller tipicamente ottantiano e fino all'iperbole da alcuni in cerca di farsi una posizione, riesumando uno dei registi italiani più estranei al sistema cinema del suo Paese degli anni '70 e '80, però non brutto e con una ottima fotografia di Giovanni Coltellacci, già operatore di Peppino Rotunno, e delle ottime idee che non si chiarirà mai fino in fondo, se hanno preceduto o sono state prese, da film in Italia ben più famosi.

Ad esempio il piccone da ghiaccio utilizzato contro una porta dal bravo attore floridiano di teatro Blair Stafford nel finale, con inquadrature e particolari del legno sfondato che lascia intravedere il folle dall'altra parte come in "Halloween- La Notte delle Streghe" e "Shining", potrebbe essere stato preso come arma per uccidere da "Delitti inutili"(The First Deadly Sin) di Brian G. Hutton che è dello stesso 1980 in cui Scavolini girò questo a New York e Fort Lauderdale. 

Gli effetti speciali dei due buoni effettisti canadesi sono stati indiscutibilmente supervisionati da Tom Savini, che venne pure pagato per il suo solo giorno di lavoro, testimoniato anche da più di una immagine sul set durante la ripresa della "famosa" scena del massacro con l'ascia nel letto, dei due marito e moglie sadomasochisti. Ma probabilmente insoddisfatto dal film(come del resto si dichiara per lo stesso "Maniac" di William Lustig)e ha detto anche in alcune interviste -ultima quella della Vinegar Syndrome, non volle con il suo nome essere sfruttato a caratteri cubitali e nemmeno comparire, sulle prime locandine e manifesti utilizzati negli oltre 60 cinema dell'area metropolitana di N.Y., e nei quali venne distribuito nell'ottobre 1981, rimanendo al 1° posto degli incassi per una settimana.

Scavolini è sempre stato regista di idee, che anche all'estero come dimostrato poi successivamente in "Dog Tags- Il Collare della vergogna", e in misura minore per traversie distributive con il contemporaneo di a "Nightmare in A Damaged Brain", "Savage Hunt", ben sapeva cogliere la realtà dei luoghi dell'America, sempre con un che di documentaristico e non "cinematografico", perché calatosi girando nei veri luoghi e ambienti, anche i più sordidi e mercantili. Bastano i primi 10' del film davanti e nei veri peep show del distretto a luci rosse sulla Broadway che precorrono nel loro sapere ritrarre il malato e il disagio esistenziale, mentale, fino a raggiungere lo stato fisico,  temporalmente persino il Fulci de "Lo Strangolatore di New York", e anche la seconda parte in Florida è buona, con una sapiente scelta di scenari naturali, come la palazzina di legno e cemento fatiscente, abbandonata sulla spiaggia e teatro dell'omicidio della ragazza che fa jogging e persino di un ragazzino curioso, che ricorda una simile ambientazione del celebre episodio di "Miami Vice", seconda stagione 1985-'86, "Brother in Arms", con il cadavere murato e mummificato dietro ad una parete del boss Arcaro, come in "Profondo Rosso". 

Per denotare la comunque superiore ricercatezza visiva di un regista "d'assalto" quale Scavolini, nonostante le evidenti ristrettezze di troupe e budget, bastino il rallentatore del corpo della bella donna sgozzata che cade a terra di Stafford/C.J., durante il suo omicidio d'impeto dopo il bar notturno in North Carolina, e l'apparizione girato di tre quarti dello schizofrenico omicida dietro al ragazzino nella palazzina abbandonata. Tra penombre e riflessi del sole sul mare, che filtrano attraverso le veneziane parzialmente sfondate. 

Molto particolare l'affiliazione di "Nightmare" con il citato capolavoro thriller urbano di N.Y. "Maniac" di William Lustig. Dello stesso periodo, e nelle stesse strade come la 42a, di puttane, papponi, teatri di spettacoli di sesso dal vivo, una patologica connessione nudo-pornografia- crisi epilettiche con bava alla bocca fatta con il bicarbonato, raptus violenti omicidi irrefrenabili. 

Non così importante e insostenibilmente violento(c'è ben di peggio, anche fra i "Video Nasty" inglesi che tanto celebrità gli conferirono inserendolo nella famigerata lista, e tra I più bannati, c'è un documentario proprio interamente sul film stesso e la suddetta lista) come lo si è fatto passare, ma comunque migliore nel genere, di tanti film girati all'estero, negli Stati Uniti, da altri registi ben più gonfiati e persino "oscarizzati".

 

John_Nada1975

 

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