Regia di Alessio Rigo de Righi, Matteo Zoppis vedi scheda film
LOCARNO FILM FESTIVAL 78 (2025)
La confezione è indubbiamente curata e si percepisce un’attitudine internazionale, a partire dalla messa in scena, rafforzata dalla presenza di John C. Reilly. Allo stesso tempo, è altrettanto evidente la volontà di mantenere il film riconoscibile nella propria provenienza italica, a partire dal plot e dalle ambientazioni che lo radicano fortemente nel contesto nazionale.
Dopo un avvio scoppiettante e un ritmo capace di sostenere il peso degli eventi per circa metà del film, nella seconda parte si assiste a un totale sfibramento: i registi sembrano perdere la bussola, procedendo a tentoni verso il finale. Non è chiaro quale tono volessero imprimere all’opera, che sembra, con il passare del tempo, concedersi un po’ troppe incursioni nella commedia.
I protagonisti, Alessandro Borghi e Nadia Tereszkiewicz, non sono particolarmente convincenti nei panni dei personaggi che interpretano ed ancor meno come coppia cinematografica, data la totale assenza di amalgama tra i due. Inoltre, è del tutto assente un minimo senso di avventura e scoperta, da parte loro, del mondo circostante e di sé stessi, che rende la fuitina oggetto del film del tutto priva di interesse, costellata da una serie di personaggi secondari che entrano ed escono di scena con disarmante rapidità, rimanendo poco più che figurine.
Indiscutibilmente, Rigo de Righi e Zoppis offrono sempre spunti originali e interessanti, ma, per il momento, la realizzazione finale non sembra ancora essere all’altezza delle premesse.
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