Dal concorso veneziano, il primo dei cinque titoli italiani in gara ad arrivare nelle sale è questo film di Martone: un biopic "immaginario" dedicato al più grande autore e attore del teatro napoletano tra Ottocento e Novecento, padre - oltre che del teatro dialettale - di Eduardo, Filippo e Titina De Filippo (che presero il cognome della madre, Luisa), di Ernesto Murolo (a sua volta padre di Roberto) e di Vincenzo Scarpetta.
Dieci anni fa Segre portava in laguna Io sono Li, il suo primo fortunato e poetico film di fiction, che raccontava proprio la laguna e Mestre. Ci è tornato - oggi come allora ospite della Giornate degli Autori - con un nuovo lavoro di fiction (dopo il documentario Molecole e il cortometraggio La biennale di Venezia: il cinema ai tempi del Covid) che di nuovo ha Venezia al centro della trama, terzo personaggio insieme a quelli interpretati da Andrea Pennacchi e Paolo Pierobon, in un racconto che riflette sulla città e il suo destino.
Un padre (Matt Demon) - semplice operaio dell'Oklahoma - attraversa l'Oceano e si reca a Marsiglia per cercare di aiutare la ragazza, finita in carcere per un delitto che giura di non aver commesso. Di storie di genitori impegnati proattivamente alla salvezza (o alla redenzione) della prole ne abbiamo tante. Ma nel film di Tom McCarthy questa storia - anche se ambientata nel porto francese - resta e vuol essere soprattutto una storia americana, in un senso non didascalico, dipingendo un ritratto simbolico e metaforico dell'America che ha abdicato alla sua missione democratica e che ha perso la bussola dell'etica (se mai l'ha avuta) nell'interpretazione trumpiana.
Pastore e sardo, ma oggi anche un po' friuliano. Francesco Mattu, detto "Chiodo" è un personaggio che si è attirato l'attenzione del documentarista Christian Canderan, che gli ha dedicato questo film che parla di lui e, indirettamente, su cosa significhi scegliere la pastorizia - e perciò la tradizione e il passato - come mestiere del presente.
L'avventuroso romanzo di Jules Verne si trasforma in film d'animazione tra le mani del regista francese Tourneux e così il gentleman Phileas Fogg diventa una rana - dal nome opportunamente modificato in Phileas Frogg - mentre il suo cameriere e accompagnatore Passepartout è una scimmietta. Insieme esploreranno il mondo e le sue meraviglie, in un viaggio pieno di sorprese e di stupore.
Thriller "insulare" ambientato a Jersey, sulla Manica, e ispirato alla vicenda del mostro di Jersey, stupratore seriale che agì sull'isola per ben un decennio. Opera prima del regista Michael Pearce, proiettata in concorso al TFF del 2017, che arriva solo ora nelle nostre sale.
Tanto cinema è in arrivo nelle sale italiane - in aggiunta a quello che già c'è. Il weekend sarà piovoso e quasi autunnale: in fondo il 21 "termina" ufficialmente l'estate. È il…
La Mostra del Cinema è iniziata e già affiorano alcuni titoli in arrivo direttamente dalla laguna. Sono per il momento due: il film di Paul Schrader, Il collezionista di ossa, presente nel concorso e…
È la riapertura dopo le riaperture? È stata la settimana scorsa? Sarà la prossima, quando Venezia avrà dato il via alle danze? Presi dall'inutile dubbio, assistiamo finalmente a una…
I cinema italiani provano a ripartire. Passato il Ferragosto, le major cominciano a tirare fuori quei titoli che sperino attirino le masse. La Universal tenta il rilancio con Fast & Furious 9, ennesimo capitolo…
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