1 stagioni - 7 episodi vedi scheda serie
Spettacolare spot pubblicitario del Ministero del Turismo australiano, altro che Open to Meraviglia! (curioso però che non si vedano né pecore né canguri).
Non mi lascia molto altro questo polpettone malcotto sulle donne - molte le aborigene - maltrattate, picchiate e non credute che da decenni trovano rifugio e sostegno nella tenuta dell'anziana June Hart, dittatrice di buon cuore che le mette a lavorare nella sua azienda di floricoltura e intanto cerca di rappezzare le loro anime afflitte.
Buone le premesse e le prime 3 puntate, poi la storia affonda ogni minuto di più nella melassa, con momenti di una banalità che sembra di stare davanti ai film del pomeriggio di Canale5. Si risolleva in parte nella settima puntata, ma è un po' poco. Ora sono curiosa di leggere l'omonimo libro di Holly Ringland, dicono di grande successo, da cui la serie è tratta per vedere se è altrettanto melenso: non sarebbe la prima volta che per allungare il brodo vengono gonfiati a dismisura episodi di 3 o 4 paginette.
Nonostante la magnificenza dei paesaggi e l'ottimo cast, in cui giganteggia nel ruolo della nonna psicopatica una monumentale Sigourney Weaver, che mostra con fierezza tutte le sue rughe di 73enne, voto 4+.
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