1 stagioni - 10 episodi vedi scheda serie
Difficile, complicata, faticosa, coraggiosa, entusiasmante, dolorosa. Così definirerei l'ottica in cui deve necessariamente porsi chi si chieda se valga la pena o meno vedere quest'opera seriale del visionario regista Nicolas Winding Refn.
Nicolas Winding Refn ha consapevolmente deciso di uscire dai codificati canoni della serialità, sganciandosi dalle tempistiche a volte meccaniche degli episodi (tutti di diversa durata), sovrapponendo storie, affrontando, con lealtà e coraggio, la perfidia e la depravazione umana.
La fotografia è splendida, i movimenti di macchina, l'eleganza delle vesti e la sontuosità delle location prescelte, le intepretazioni attoriali misurate nel disegnare i contorni di personaggi eccessivi, il taglio delle inquadrature, la studiata messa a fuoco o sfocatura di alcune sequenze regalano a questa opera un contenuto visivo ed espressivo sovrapposto ai filoni narrativi.
Così le simbologie, le opere d'arte collocate nelle splendide dimore di alcuni dei protagonisti, le loro sfarzose vesti sono in se stesse una goduria per gli occhi e per l'intelletto. Gli spazi immensi dei deserti messicani o gli angusti spazi di Los Angeles sembrano quasi lo scorrere di una carrellata di opere pittoriche e le esplosioni di colori e di fragorosi suoni mescolati ad un'azzeccata e suggestiva colonna sonora sono un'esperienza sensoriale ed un valore in sè per sè.
Lo spettatore esce dalla rigida logica delle storie parallele, almeno fino ad un certo punto, anche perchè è difficile rintracciarne fino in fondo la logica e comprendere la banalità del male e della sopraffazione.
Bisogna avere coraggio ad aprire quella porta, ma una volta entrati non si può uscire.
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