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Boardwalk Empire - L'impero del crimine

5 stagioni - 56 episodi vedi scheda serie

Serie TV Recensione

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La recensione su Boardwalk Empire - L'impero del crimine

di RobocopXIII
8 stelle

Forse non sarà così, ma per un casual viewer come me, che si è fermato a Lost e Prison Break (entrambe mai finite), le serie tv stanno cambiando forma. Adesso più che prima, sono gli attori ad avere una grande importanza e a tenere sulle spalle tutto il teatrino. Riuscite a immaginare un Breaking Bad senza Cranston, un Fargo senza Freeman o un House of Cards senza Spacey? Tralasciando (per quanto difficile) l'importanza del nome di Scorsese, vogliamo parlare di Steve Buscemi? Perfino io, che non sono un cinefilo esperto, l'ho visto in Le IeneIl grande Lebowski e quel Fargo che ha poi dato vita alla già citata omonima serie. Steve Buscemi è un po' una rivincita dei deboli, uno che è riuscito a trasformare i suoi brutti rapporti con madre natura in uno dei suoi punti di forza, e questo senza rimanere schiacciato dall'etichetta di caratterista.

Grandi nomi a parte, Boardwalk Empire ha molto altro da offrire. Una trama interessante, una regia elegante e una sceneggiatura precisa. Elegante è il termine giusto, la ricostruzione degli ambienti, le comparse, le inquadrature sembrano voler fare riferimento alle stesse atmosfere dei primi anni '90 e ovviamente allo stile di Scorsese, di cui la puntata pilota (da lui stesso diretto) detta le linee guida. La scrittura è precisa e puntuale. Gli attori sono molti ma tutti ben gestiti e talentuosi. C'è Frank Shattuck, che per quanto appaia in soli due episodi dimostra di avere il perfetto physique du rôle. C'è Michael Stuhlbarg, che rivaluterete quando come me esclamerete: "Cosa?! Questo tizio è lo stesso attore di A Serious Man?!". C'è Paul Sparks, che riesce a interpretare perfettamente un personaggio che per quanto caratterizzato da una comicità di fondo si dimostra molto più complesso e interessante di quello che è. Insomma, gli attori possono vantare tutti una A maiuscola. C'è attenzione ai dettagli e si nota: per riprodurre i vestiti dell'epoca, per esempio, è stato chiamato il sarto Martin Greenfield, che può vantare di aver vestito due volte Eddie Cantor (quello vero e quello interpretato in questa serie).

Almeno inizialmente, leggendo la trama su qualche sito internet, in molti sono portati a confrontare Boardwalk Empire a Breaking Bad. Guardando la serie si capirà presto che le due serie non hanno praticamente niente in comune, ma è comunque divertente compararli. Entrambe le storie parlano di potere: se Walter White inizia "from the scratch" per salire sempre più in alto, Nucky invece ci viene presentato al top del suo impero, destinato quindi a poter solo scendere. Se Walter è un personaggio molto umano ed empatico che diventa sempre più oscuro stagione dopo stagione, Nucky invece risulta più imperscrutabile, anche per via della sua connotazione di politico già navigato. Le due serie affrontano anche il binomio altruismo ed egoismo andando anche in questo caso in due direzioni differenti.

Per continuare il paragone, Boardwalk Empire non cattura come Breaking Bad. La serie è interessante e si lascia vedere, ma non appassiona più di tanto. Non c'è quella frenesia di mangiarsi un episodio dopo l'altro. Il suo stile elegante e asciutto lo caratterizza ma lo priva anche di quel mordente necessario per far appassionare lo spettatore. Inoltre la scrittura è precisa ma la conclusione delle storyline risulta spesso priva di enfasi, compreso il finale. 

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