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Better Call Saul

6 stagioni - 63 episodi vedi scheda serie

Recensione

Stagione 5

  • 2020-2020
  • 10 episodi

L'autore

mck

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La recensione su Better Call Saul

di mck
9 stelle

BETTER CALL KIM ... BREAKIM BAD

 

 

Capisci di essere completamente perso quando, ancora dopo 5 anni, ti basta una Chi Machine (un dispositivo per fare un modesto esercizio aerobico passivo) che in texture VHS balla la Chi Machine Dance sulle note dei Little Barrie per farti venire i brividi di piacere, la pelle d’oca e l’occhio da triglia.

 



A tal proposito vorrei cogliere l’occasione per far sapere pubblicamente a Netflix cosa gli/le rispondo ad alta voce quando all’inizio di ogni episodio mi propone di saltare l’introduzione: “Mavattenaffanculova!”

 

(Cose che solo Rhea Seehorn #42 - Scarpe a punta, solo Rhea Seehorn riesce a farmele sopportare.)


Comunque. Rieccoci qua.
Da: “This is the guy you want. When the going gets tough, you don't want a criminal lawyer. You want a criminal lawyer. Know what I’m sayin’?” [Jesse Pinkman a Walter White a proposito di Saul Goodman in “Better Call Saul”, l’8° ep. della 2ª stag. (2009) di “Breaking Bad”] a: “Saul Goodman is… He’s the last line of defense for the little guy. Are you getting sold down the river? He’s a life raft. You getting stepped on, he’s a sharp stick. You got Goliath on your back, Saul’s the guy with the slingshot. He’s a righter of wrongs. He’s friend to the friendless. That’s Saul Goodman.”

 


Commento breve: la 5ª stag. di “Better Call Saul”, non potendo più superare in splendore “Breaking Bad” (poiché la cosa oramai è già avvenuta con l’annata precedente), si dedica così a superare sé stessa, riuscendoc’in pieno.

Commento breve, ma - per tutti gli amanti delle freccette - con un po’ di... freccette: Breaking Bad Walter → Better Call Saul → Breaking Bad → Slippin’ Jimmy → Better Call Kim → Breaking Bad Slippin’ Kim → BreaKim Bad!

 

Commento brevissimo (ma con ancora un po' di freccette, che bello!): Justice Matter Most → James Morgan McGill → Just Make Money.

InfoGrafica.
Dice: “I film al cinema: nessun film.”

 

 

Siccome “E ‘sti cazzi? pare brutto, ci limiteremo in questa sede a suggerirvi di smetterla di frignare e di dedicarvi ad assistere ai 10 ep. della 5ª stag. di "Better Call Saul".

Lo showrunner Peter Gould sceneggia il pilot (diretto da Bronwen Hughes) e (con Aril Levine) il final season (girato dallo stesso braccio destro di Vince Gilligan in “Breaking Bad” e creatore del personaggio di Saul Goodman nel succitato ep. della serie madre). Altri due ep. a testa scritti da Thomas Schnauz (il 6°, per la regìa di Michael Morris, e il 9°, “Bad Choice Road”, diretto da lui stesso, forse il migliore dell’intera stag., ma è difficile scegliere), Gordon Smith (il 4°, che dirige lui stesso, e l’8°, “BagMan”, diretto dal padre fondatore Vince Gilligan, e infatti è il più iconograficamente breakingbadesco) e Alison Tatlock (il 2° e il 7°, per la regìa di Norberto Barba e Melissa Bernstein. Mentre i restanti sono scritti e girati, rispettivamente, da Ann Cherkis e ancora Michael Morris, il 3°, e Heather Marion e Jim McKay, il 5°. Sempre asse portante sono le musiche di Dave Porter.

 


Mike Ehrmantraut explain life.
“I have people waiting for me. They don’t know what I do, they never will. They’re protected. But I do what I do so they can have a better life, and if I live or if I die, it really doesn’t make a difference to me, as long as they have what they need. So, when it is my time to go, I will go knowing I did everything I could for them. Now, you ask me how I keep going? That’s how.”

 


Better Call Saul” titilla, costruisce, solletica, architetta, imbastisce, sovverte, cuce, espande, rinsalda, deflagra, avvince, ammalia.

Ed enucleandola: al suo centro gravitico orbita lei, Kim, che passa da Marge Simpson (lancia dalla balconata bottiglie di birra sul parcheggio davanti casa, e il giorno dopo scende a ripulire con scopa e paletta) a Lady Macbeth / Carmela Soprano / Nancy Botwin: da Better Call Kim a BreaKim Bad.
Stupidi noi, che avevamo paura per lei.
Ora è lei a farci paura.

 

(Cose che solo Rhea Seehorn #114 - Come si appoggia ai muri e alle pareti Rhea Seehorn, solo lei.)


Eccellenti tutti, da Bob Odenkirk a Jonathan Banks, da Giancarlo Esposito a Tony Dalton, da Michael Mando a Patrick Fabian (e poi le guest star: dai grandiosi Robert Forster e Barry Corbin al mitico Mark Margolis, passando per Dean Norris ed S.M.Quezada - i primi veri punti di contatto tangibili con BB, oltre ai protagonisti - e Laura Fraser ed Ed Begley Jr.), ma Rhea Seehorn è magnifica.
P-chew! P-chew!

 


Aspettando la 6ª ed ultima stag., “Better Call Saul” insidia il podio ("Mad Men", "the Sopranos" e "the Wire", con "Twin Peaks" fuori concorso) della Golden Age della Peak TV.

 

Stag. 1 (2015)  -  Stag. 2 (2016)  -  Stag. 3 (2017)  -  Stag. 4 (2018)

Stag. 5 (2020): * * * * ½ (¾)    

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