Regia di Robert Bresson vedi scheda film
"Le proces de Jeanne d'arc" è un film girato all'insegna di un forte rigore stilistico, ma forse meno intenso di altre opere di Robert Bresson: certo non raggiunge i vertici della "Passione di Giovanna d'arco" di Carl Theodor Dreyer. Opera costruita sulle minute del processo di Giovanna e di quello successivo di riabilitazione del 1456, con lunghi confronti tra la santa in catene e i suoi giudici desunti fedelmente dagli atti storici, che, però, nonostante la breve durata (circa sessantacinque minuti), rischia di risultare un pò monocorde, con dialoghi stavolta piuttosto abbondanti che possono presentare qualche difficoltà soprattutto allo spettatore non opportunamente preparato. La scena finale sul rogo con Giovanna che grida "Le mie voci venivano da Dio" mi sembra comunque ammirevole, e la tensione spirituale che caratterizza solitamente le opere di Bresson è assolutamente intatta. La protagonista Florence Delay diventò in seguito un'apprezzata scrittrice: in un'intervista dichiarò che Bresson aveva girato la scena finale con una grande folla di comparse, che al montaggio però furono tagliate per esigenze di sintesi, in obbedienza ai precetti del suo "cinematografo". Nonostante le riserve che ho espresso, credo che sia comunque un film nettamente al di sopra della media, come tutte le opere di questo grande regista, indubbiamente uno dei maestri della Settima Arte. Nell'inevitabile paragone col film muto di Dreyer, si può osservare che questo di Bresson è probabilmente più scrupoloso nell'attinenza ai dialoghi precisi che ci sono stati tramandati e si concede minori licenze cinematografiche, ma gli manca la genialità visionaria ed espressionista che aveva fatto la grandezza di quello, risultando volutamente più secco ed essenziale.
voto 8/10
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