Regia di Burr Steers vedi scheda film
Interessante tentativo di ibridazione tra generi che, tuttavia, rischia di rendere scontenti un po' tutti, pur essendo ben confezionato e ben diretto da Bur Steers. L'ispirazione viene da Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen poi modificato come mai si sarebbe potuto attendere. Zombie, arti marziali orientali, eroine tarantiniane, amori alla Twilight e atmosfere da commedia rendono questo PPZ un contenitore di generi in cui non mancano le trovate (l'esercito di zombie manovrati alla stregua di soldati, i quattro cavalieri dell'apocalisse, le mosche che trovano gli infettati prima che si trasformino in zombi). Il film soffre di un classicismo che mal si concilia al genere, con tutta la parte degli amori e delle promesse di matrimonio che nulla hanno a che fare con un horror. Gli zombie e le arti marziali stonano in una storia che, alla fine, è più una storia di amore dal retrogusto classico, seppur giostrato in salsa teen, che un prodotto di genere. Buone le interpretazioni, soprattutto una Lily James che sembra Catherine Zeta-Jones in La Maschera di Zorro, e Sam Riley versione Kyle MacLachlan. Deludente al botteghino.
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