Regia di Nacho Vigalondo vedi scheda film
Un'alta "branca" della critica "radicale nerdconvenziole" è anche quella in grado di raggiungere l'orgasmo per certe opere, o meglio, non di rado convinta da un pensiero ottuso, ad innalzare a capolavoro assoluto una categoria di film già per partito preso. Sì, mi riferisco a quei film indipendenti a basso budget come Timecrimes. Anch'io non disdegno il film a basso costo fatto bene, mi domando però come sia possibile che una "spazzatura" del genere abbia una media così alta. Come si può dare cinque stelle piene a un film come questo che fa pena da ogni non metaforica sfaccettatura? Per puro vanto..? Perchè questa "branca" detesta recensire film di un certo successo commerciale ed economico per etica professionale? Riconoscendo nei film meno convensionali, o quasi del tutto ignorati del grande pubblico un'arte più vera, più pura? O pure, io sono più della convinzione, che sotto ci sia del superficiale narcisismo che voglia scostarsi dal pensiero qualunquista dell'uomo medio comune ( medio comune si fa per dire..), magari quello che si bea (e non vedo cosa ci sia di male) nello scrivere commenti solo di grandi produzioni patinate. In pratica questa critica nerdconvenziole predica questo: veda, lei mediocre che non è altro, la mia critica è figa perchè atta a recensire film che nessuno ancora ha recensito, che lei non conosce. la mia non è critica plebea che si interessa di opere che sono state già recensite centinaia di volte. La mia è una critica originale, e avviamente recensisco eccellenti produzioni. In questo caso l'alibi deve essere convincente e quindi il voto dato al film "diverso" deve essere quasi sempre alto.. Beh cari amici, il vostro polemico Thrombeldimbar vi stupirà ancora di più affermando con determinazione che questo film fa schifo, anche se è una produzione indipendente a basso costo. Timecrimes è un thriller fantascientifico con una fotografia anonima se non penosa. Ambientato in tre o quattro location. Il parcheggio di un supermercato, una villetta in ristrutturazione, un laboratorio segreto e un boschetto di periferia. L'incipit è quello stra-abusato dei paradossi temporali, in questo caso che non possono neanche manifestazioni per causa di una sceneggiatura già sbagliata in partenza.. Sì un film originale quanto un maglione regalato a natale incentrato sui viaggi del tempo a corto raggio.. Gli attori sono quattro di numero, e a quanto pare dei totali esordienti o poco più. Il protagonista è brutto, goffo e per me non adatto al ruolo e la storia
è più che mai reciclata..
Trama: Hector (Karra Elejalde) se ne sta bello spaparanzato nella sdraio in giardino con sua moglie Clara (Maura Marenghi).
Puntando il binocolo verso il bosco difronte scorge in mezzo agli alberi una donna sdraita a terra completamente nuda. Incuriosito si addentra nel bosco e quando arriva nota che la giovane non dà segni di vita. Improvvisamente un misterioso uomo bendato lo accoltella al braccio senza motivo. Hector fugge ferito e terrorizzato e giunto a una recinsione nota che l'uomo lo sta ancora seguendo. Scavalcata la recinsione giungendo a un laboratorio segreto. Con un sasso rompe una vetrata ed entra all'interno e con walkie-talkie trovato sopra un tavolo chiede aiuto. Un uomo gli risponde (lo scienziato, Nacho Vigalondo nonché attore e regista di questo capolavoro..), dicendo che ha violato una proprietà privata e che uno strano individuo bendato lo sta seguendo. Hector racconta tutto e lo scienziato gli consiglia di raggiungerlo nell'altro laboratorio lì vicino. Giunto all'altro laboratorio lo scienziato lo rassicura ma l'uomo bendato fa capolino dalla finestra, così non c'è altra scappatoia se non quella di nascondersi nel dispositivo meccanico a forma di vasca al centro della stanza, cioè una macchina del tempo. Hector segue il consiglio dello scienziato..
Ecco, che lo scontato e stupido "giochino" infantile delle scatole cinesi abbia inizio!! Hector, uscito dalla macchina spaesato avendo viaggiato indietro nel tempo solamente per qualche ora si dirige fuori dal laboratorio, punta il binocolo verso casa sua e vede se stesso bello spaparanzato sulla sdraio che scruta il bosco con il binocolo, come aveva fatto lui in precedenza. Lo scienziato gli spiega che quello seduto sulla sdraio che ha visto è lui stesso (Hector), adesso ci sono due Hector. Vi ricorda niente "Ritorno al Futuro" seconda parte? A questo punto lo scienziato gli consiglia di non fare niente.. di nascondersi fino a quando il secondo Hector non compirà esattamente tutti gli eventi entrando nella macchina del tempo. Facendo scorrere gli eventi all'altro Hector come aveva fatto lui gli equilibri si dovrebbero stabilizzare e ne rimarrà soltanto uno.. Hector incredulo non riesce a capire e fa una domanda allo scienziato: chi è quello seduto sulla sdraio a casa mia?
Alt! Questa volta gli rispondo io: - Sei tu deficiente!!! Ti sei appena visto con il tuo c**** di binocolo. Sai riconoscerti? O sei talmente idiota da non ricordare come è fatta la tua faccia di m****!! -
Adesso io posso capire il completo smarrimento, o pure non posso farlo perchè presumo che a nessuno sia mai successo un evento del genere. Ma solo ad un idiota verrebbe in mente di ritornare a casa e confrontarsi con l'altro Hector o mi sbaglio? Uno con un minimo di cervello darebbe ascolto allo scienziato aspettando un po' almeno per accertarsi.. Ma lui no, l'idiota, deve correre a casa ed è quello che farà, perchè il regista non è riuscito ad inventarsi un alibi più credibile.
Può bastare così e io mi sono chiesto: il regista ha scritto nella sceneggiatura che Hector doveva ritornare a casa per uno scopo vitale, cioè quello di far sì che la storia continuasse.. Infatti solo un comportamento idiota come questo poteva permettere tutto ciò, altrimenti il film sarebbe finito lì.. Ma questo aspetto evidenzia ancora di più la stupidità e la poca credibilità della trama, ovvio!
La scrittura è stata una delle cose più "stupecenti" che l'uomo abbia mai inventato perchè la fantasia può spaziare ovunque..
- E eccola qua! davanti a me c'è la macchina "del tutto", la macchina che esaudisce ogni desiderio, qualunque esso sia. L'ho inventata io modestamente, e adesso voglio chiedere al regista se ho ragione o meno, se i miei sospetti sono fondati..
Adesso ordino alla macchina di inventare una pillola della verità, per fargliela ingoiare se mai dovesse mentire (molto probabile).
Pronti? Via!!
Macchina del tutto ti chiedo di materializzare Nacho Vigalondo in questo istante, qui, in questo laboratorio, di immobilizzarlo e tranquillizzarlo in modo che io possa procedere con l'esperimento..-
Woooooshhh (il rumore che fa la macchina in funzione).
- Ed ecco il regista davanti ai miei occhi, è un po' spaesato ma la macchina agisce sullo stato d'animo rendendolo pronto, abilitato..
Caro Nacho si guardi il suo film di "mmm****" fino a quel punto e poi mi risponda.
Bene adesso le domando: lei ha fatto tornare a casa Il primo Hector per necessità di sceneggiatura, altrimenti la storia non sarebbe potuta andare avanti. Lei deve ammettere che questa sceneggiatura fa schifo ed è anche sbagliata, vero? -
- No nella maniera più assoluta!! Lei non si deve permettere nessuna insinuazione se non ha capito.. -
- Alt!! Macchina "del tutto" gli faccia ingurgitare la pillola.. -
Nel volto di Nacho una espressione di disgusto..
- Sì è vero, ho fatto tornare Hector a casa perchè la sceneggiatura fa schifo. -
- Lo sapevo, lo sapevo c***o, è talmente palese che anche un bambino scemo ci sarebbe arrivato!!! Adesso Nacho del "menga" vattene a fanc.. eh volevo dire, può tornarsene da dove era venuto. -
Woooooshhh..
- Solo una parola e tre numeri.. -
Voto 2-1/10
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