Regia di Walter Hill vedi scheda film
John Sidley, detto ironicamente "Johnny Il Bello", è un uomo nato con il volto deforme. Vive di piccola criminalità; sceglie di aiutare l'amico Mike a portare a termine una rapina in un negozio di monete antiche, alla quale partecipano anche Rafe e Sunny. Questi ultimi, durante il colpo, aprono il fuoco sui complici e sul numismatico, con l'intento di tenere per loro il bottino. Johnny sfugge alla morte ma non all'arresto. Successivamente, ha l'occasione per cambiare completamente vita, grazie al chirurgo plastico Fisher, il quale si occupa sia della ricostruzione del suo volto, sia di una sorta di rieducazione. Gli sono forniti una nuova identità, assistenza psicologica, un lavoro; inizia una frequentazione con Donna, una giovane collega. Ma la sete di vendetta consuma Johnny, il quale non può lasciare che i traditori godano del frutto delle loro malefatte. Diretto da Walter Hill, "Johnny Il Bello" è un film di "vendetta", costruito sui canoni del genere noir. Protagonista ne è John Sidley, un uomo del quale inizialmente sappiamo poco; entra in scena con il volto sfigurato, rivela attitudine al crimine ma rifiuto della violenza. Con l'avanzare della narrazione, apprendiamo altri dettagli sulla sua vita. Padre ignoto, madre prostituta e drogata, deceduta lasciando un Johnny adolescente a combattere da solo contro il mondo. Segnato dalla nascita dalle deturpazioni, quasi fossero un "marchio", non ha trovato che nel crimine la propria fonte di sostentamento. Non è, tuttavia, un violento. Ciò gli consente di evitare le conseguenze peggiori in caso di arresto e gli consente di avere un'opportunità di cambiare completamente vita. Una possibilità concreta, nella quale credono tutti quello che lo circondano tranne Drones, un tenente di polizia che ne sorveglia le attività con sarcastico pessimismo, e ... lui stesso. Per qualche tempo, John vive come mai avrebbe immaginato di poter fare. Un lavoro, benchè faticoso; una donna; non più derisione e disgusto per i lineamenti del suo volto. Ma qualcosa scatta in lui. Un desiderio di vendetta, un'insoddisfazione di fondo; forse, l'amara consapevolezza per la quale la sua personalità non è e non sarà mai coincidente con quella che gli è stata "assegnata", lo spingono a cercare gli ex-complici e coinvolgerli in una rapina con esiti assolutamente incerti e molto pericolosi. Nello scontro che si apre tra il protagonista e la diabolica coppia composta da Rafe e Sunny, alla quale si aggrega un ulteriore sodale, è coinvolto il tenente Drones, il quale lascia che John, prima di essere incriminato per i nuovi reati commessi, porti a termine la sua vendetta. Giustizia "codificata" e fiducia nel futuro lasciano spazio a dinamiche primigenie, vincoli dai quali risulta impossibile liberarsi; non c'è spazio per la redenzione, per l'emenda. Il destino di "Johnny il Bello" è segnato negativamente dalla nascita e come tale si compie. Il protagonista è interpretato da Mickey Rourke. Il suo John è un individuo dal temperamento pacifico, pur essendo in grado di ... sfoderare gli artigli. Si adatta alle situazioni, ha senza dubbio una buona esperienza in ciò, maturata in tanti anni di sofferenze. Condividono con lui la scena Elizabet McGovern, nel ruolo di Donna, la ragazza che tenta, vanamente di salvarlo, e Morgan Freeman, il tenente Drones, il quale non ha la minima fiducia nella possibilità di John di chiudere con il proprio passato, arrivando a mostrare, quando i fatti gli danno ragione, una cinica soddisfazione. I "cattivi" - personaggi avidi, infidi, violenti e fuori di testa - Sunny e Rafe sono interpretati rispettivamente da Ellen Barkin e Lance Henriksen. L'ambientazione è la città di New Orleans, non nei suoi luoghi più attraenti. Walter Hill racconta l'America nelle sue contraddizioni; benessere diffuso così come il malaffare, medici ben disposti verso il prossimo e poliziotti totalmente privi di fiducia; persone di buona indole, quali John e Mike, costretti al crimine da mancanza di prospettive ma in grado di agire nel rispetto di una scala di valori condivisibile e soggetti sanguinari assolutamente incapaci di un'azione benchè minimamente positiva; Ricchezza e povertà, non solo materiale, ma anche e soprattutto morale; quest'ultima in grado di passare inosservata in una società edonistica, egoista, perbenista. Probabilmente nauseante per un personaggio come John, il quale ha visto la sua posizione all'interno della stessa "elevarsi", fino a raggiungere una "normalità" che ha sentito non appartenergli, non in grado di ripagarlo per le sofferenze patite, ne' di dargli fiducia nell'avvenire. Un noir spiazzante ed amaro, dal buon ritmo e con un Mickey Rourke in ... stato di grazia !
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