Regia di James L. Brooks vedi scheda film
Film per tutti con più piani di lettura ed approfondimento.
Chi l'ha detto che anche con una commedia non si possono trattare argomenti importanti quali: l'immigrazione, l'integrazione, l'educazione dei figli, la responsabilità di fronte alla propria vita e a quella dei cari a noi vicini ?
Verissima e ben dettagliata nell'arco di tutto il film, la tesi, secondo la quale se si disconoscono/dimenticano le proprie tradizioni/origini si rimane smarriti e si perde il punto di appoggio più importante per la vita!
Io sono mia madre! è forse una delle più azzeccate ma soprattutto grandi verità che inaspettatamente questo film sa dare e dettagliare.
Storia di una messicana lasciata dal marito con una figlia in fasce costretta a emigrare negli Stati Uniti. Passano gli anni, solo la figlia si integra, la madre continua a parlare spagnolo e a fare tre lavori; la vita però la costringe a trovarne uno solo. Va così a lavorare come domestica in una "normale" famiglia dell'alta borghesia americana. Qui accadono situazioni tragi-comiche, ma anche drammatiche, dovute a incomprensioni linguistiche. Finirà con l'addio di madre e figlia per non dover soccombere alla pressione culturale americana e per proteggere e conservare la propria identità. La trama sembra banale, ma in alcuni punti la sceneggiatura ed i dialoghi raggiungono punte di drammaticità inattese. Belle e ben costruite le scene del divano tra Sandler e Paz e dell'addio. Fa riflettere come la società americana non riesce mai a fare un passo verso la cultura messicana della "domestica", se non quando questa decide di imparare l'inglese.
Anonima
Renderei meno marcata-incisiva la recitazione della Leoni e darei un po' più di spazio ai "duetti" Leachman-Leoni e Leachman-Sandler che ben hanno funzionato lungo tutto il film.
Ricopre il personaggio della nonna alcolizzata, nostalgica e mai ascoltata. Recita al meglio di quanto le conceda la sceneggiatura che non fa capire fino a metà film di chi sia madre. Memorabile resta ancora di lei la parte nel film "Frankenstein Jr." del mitico Mel Brooks. Sprecata!
Delude per il personaggio "stressato" un po troppo sopra le righe della credibilità.
Sandler recita come sempre: stesse espressioni, stessi tic, stesso modo di reagire allo stress. Il ragazzone deve ancora crescere prima di puntare all'Oscar (se come tutti gli attori di un certo livello è quello il traguardo ricercato) Giudizio sintetico: perchè non osare di più la prossima volta?
Ha ben saputo calarsi nella parte di una madre, anche se nelle scene con Sandler fa un po' troppo gli "occhioni languidi". Eccellente l'acting con le due adolescenti e con la nonna. Gatta morta nella scena del divano.
Brooks sa scegliere le sceneggiature, questo lo sappiamo. La sua regia è dicreta però, in questo caso mai virtuosa. Interessante è la ripresa dall'alto dello scempio della spiaggia "privatizzata" di Malibù. Ben montata quella drammatica dell'addio verso la fermata dell'autobus.
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