Regia di Andrea Jublin vedi scheda film
CM al Cinema (49)
Si presenta come una commedia musicale che avrebbe potuto celebrare l’energia e la ribellione del genere, ma finisce per cadere vittima dei suoi stessi cliché. La trama è prevedibile dall’inizio: ragazzi sbandati, una band improvvisata e il solito percorso verso il concerto finale, senza mai offrire un vero guizzo narrativo. I personaggi appaiono macchiette, scritti in maniera superficiale e incapaci di suscitare empatia; persino i momenti drammatici sembrano incollati con la colla della retorica più banale. Le canzoni originali, che avrebbero dovuto costituire il cuore pulsante del film, risultano anonime e prive di mordente, più pop patinato che autentico rock. La regia si limita a un’estetica scolastica, con montaggi videoclippari che stancano presto e un ritmo che alterna lentezza e forzature. Anche il cast, pur volenteroso, non riesce a compensare una sceneggiatura povera di idee e battute. Ne risulta un film che prometteva ribellione ma offre solo conformismo travestito da rock: più un compitino per adolescenti che una vera dichiarazione d’amore al genere.
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