Regia di Isabel Coixet vedi scheda film
Marta e Antonio sono una coppia che si lascia dopo un loro litigio. Marta reagisce male alla separazione, e si chiude in sé stessa, mentre Antonio si concentra sul lavoro ma non riesce a dimenticarla. La trama si evolve quando Marta scopre che il suo malessere fisico non è causato solo dal suo dolore sentimentale, ma che è dovuto anche da una grave malattia. Questo evento la porta a riflettere sulla sua vita e sugli affetti, cercando di vivere al massimo ogni momento.
Le tre ciotole sono una metafora che simboleggiano la ricerca di un nuovo equilibrio e la riappropriazione della popria vita dopo una crisi profonda. Inizialmente, il cibo rappresenta il conflitto e il malessere, (Marta mangia cibo spazzatura dopo la la fine della sua storia d'amore) ma diventa un modo per prendersi cura sé. Le ciotole rappresentano anche il "minimo indispensabile" per sopravvivere, ma anche l'occasione per trovare un modo personale di convivere con il dolore, trasformando le proprie abitudini e riscoprendo il piacere delle piccole cose e la voglia di vivere. Attraverso una narrazione molto intima e politica, Isabel Coixet usa corpi, silenzi e gesti quotidiani per raccontare come amore, malattia e fine di una relazione rimodellano il tempo e le relazioni interpersonali. Le performance recitative di Elio Germano e Alba Rohrwacher sono davvero notevoli, e sono un punto di forza del film.
Film che mi è piaciuto molto perché introspettivo e delicato nel trattare i temi della malattia e della perdita, ed offre una meditazione profonda e non consolatoria sul dolore e sull'importanza dei piccoli gesti, invitando a riflettere sul senso della vita. Lo consiglio a chi sta attraversando un momento difficile.
Tre ciotole (2025): Alba Rohrwacher, Elio Germano
Tre ciotole (2025): Alba Rohrwacher
Tre ciotole (2025): Elio Germano
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