Regia di James Gunn vedi scheda film
L'ennesimo film sul più classico dei supereroi si rivela il più subdolo
L'ennesimo film sul più classico dei supereroi si rivela il più subdolo, e non tanto perché dietro il fracassone blockbuster si celino più che evidenti richiami alla realtà politica odierna, quanto per il modo audace e impertinente con cui tali richiami sono trattati. Non si tratta solo di denunciare una collusione tra i due (o tre) grandi della Terra. Quello che più sorprende è l'impietoso ritratto di un popolo (quello americano), e forse di un mondo, senza più riferimenti e appigli che non siano quelli della fantasia (i supereroi, appunto), e sempre pronto a rinnegare anche questi ultimi ogni volta che un furfante telegenico proponga una realtà alternativa che faccia appello al sospetto più xenofobico. È buffo che un film del genere non sia stato censurato in patria, sarebbe senz'altro successo negli anni del maccartismo, ma forse gli americani di oggi sono troppo assopiti moralmente per ravvisare una critica alla loro società, cosa che richiederebbe anche una predisposizione all' autocritica (e infatti il film è stato accolto dalla critica americana come un esempio di cinema positivo e speranzoso, segno che il vero messaggio non è stato colto). Il regista, dal canto suo, è molto abile nel confondere i toni, a cominciare dall' uso di una fotografia luminosa che si contrappone alla cupezza della trama, che viene a sua volta alleggerita da garbati e frequenti tocchi umoristici, anche questi ambigui e fuorvianti nel toccare tasti come la follia dei selfie inopportuni (che si possono rivelare invece strategici da ambo le parti) ed altri che non menzioniamo per non appesantire troppo la recensione. Insomma, c'è più carne al fuoco di quanto voglia apparire, ed è anche questa forza subliminale a rendere il film interessante e godibile, oltre all'innegabile talento per l'intrattenimento del regista di Guardiani della Galassia. Forse non si tratta di grande arte, ma è un film subdolo e coraggioso che potrà sorprendere piacevolmente anche i più prevenuti.
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