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Superman

Regia di James Gunn vedi scheda film

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La recensione su Superman

di YellowBastard
7 stelle

Il DC Extended Universe è morto, lunga vita al DC Universe!

Con la fine dello sciagurato universo condiviso della Warner iniziato con Man of Steel di Zack Snyder (e che inizialmente doveva essere un’altra cosa ma... vabbè, inutile piangere sul latte versato) il futuro dell’immaginario supereroistico della DC Comics passa ora nelle salde (!?) mani di James Gunn & Peter Safran, a capo dei neonati DC Studios, che decidono il rilancio del franchise (almeno al cinema, in TV il DC Universe è stato già inaugurato con la serie animata Creature Commandos su HBO MAX) con una nuova, ennesima pellicola sul suo eroe più importante e famoso: Superman!

 

Operazione anche complessa e anzichenò rischiosa per un reboot che pesca a piene mani nella storia non solo (ma soprattutto) fumettistica ma anche cinematografica del nostro “Big Blue” e scavando un enorme, prevedibile solco tra il vecchio “Man on Steel” di matrice snyderiana e questo nuovo “Man of Tomorrow” esplicitamente gunniano.

 

Superman': James Gunn's DCU Reboot Looks Great. Why Is Everyone Being Weird  About It?

 

Regista e sceneggiatore che si è fatto le ossa alla “gloriosa” Troma per poi sbarcato tra i supereroi con Super! e, quindi, prima ai Marvel Studios, con i Guardiani della Galassia, e poi con la DC, ma senza mai dimenticare davvero le sue origini indipendenti (e anche così sfacciatamente nerd), James Gunn sostituisce le controverse afflizioni offerte da Snyder con una impronta decisamente più fumettistica, ironica e colorata.

 

Zaccaria aveva almeno azzeccato, tra i molti errori, la dimensione mitologica/religiosa del personaggio, una delle caratteristiche più interessanti (e complicate) di Kal El (non a caso in ebraico significa “Voce di Dio”), ed è partendo proprio dalla dialettica tra Umano e Divino (tutto in favore del primo) che Gunn, sia regista che sceneggiatore della pellicola, decide di improntare fin dall’inizio e all’interno di una pellicola complessivamente riuscita, anche interessante seppur piuttosto sbilanciata, preoccupandosi di mettere tantissima carne al fuoco, onde irrobustire le fondamenta del nuovo universo in divenire, e adottando un’estetica weird tipica del regista e che non lesina in personaggi sopra le righe e creature dall’aria gommosa, con costumi e pettinature strambe o trovate fumettosissime, e riuscendo a far passare come stravagante e non peggio anche un’idea come quella di un supercane.

 

Superman & Krypto - Fortress of Solitude Scene - SUPERMAN (2025) Movie Clip  HD

 

Primo tassello di un primo capitolo ribattezzato Dei e Mostri (Gunn si è detto spesso contrario alle “Fasi” del MCU ma questo Dei e Mostri cos’è, alla fine, se non una Fase 1 del DC Universe?), la pellicola parte subito in medias res (aggirando il classico racconto di origini ormai non più necessario) e con un Superman già conosciuto e in azione da anni e dove i meta umani (termine con il quale vengono definiti i supereroi) sono una presenza ormai accettata da tutti, ergendosi anche a salvatore senza patria (e quindi senza dover rispettare eventualmente le leggi che le regolano) ma comunque parte di un tessuto sociale in ebollizione e nel quale lui stesso fatica a trovare una posizione, anche in virtù delle sue radici aliene (abbracciare l’eredità kryptoniana, più belligerante del previsto, o quella terrestre dei suoi genitori adottivi?).

 

E c'è anche la satira, naturalmente, che come spesso accade con Gunn punta il dito sulla società e sulle politiche attuali ma, nonostante le buone intenzioni, incapace, anche per la sua natura di fumetto mainstream, di rileggere e di decodificare per davvero le complessità del presente.

Il nuovo Superman, avvolto in una calorosa estetica anni Settanta grazie alla fotografia di Henry Braham, è un rilancio epocale (!) dei supereroi DC (o almeno vorrebbe esserlo) ma si rivela anche un film troppo sovraccarico, concettualmente confuso diviso com’è tra l’ambizione di proporre qualcosa di politicamente consapevole (!) e la volontà di tornare anche a una certa leggerezza del passato, interessante e visivamente compiacente ma non troppo sicuro del proprio tono narrativo.

 

Superman, film 2025: trama, cast, recensione | Style

 

Ma il vero problema strutturale del film è l’eccessiva densità, tra diversi personaggi e tantissime minacce e/o creature interdimensionali che rispondono certamente al bisogno di costruire, per tempo, un nuovo universo DC ma che non sempre rispettano le esigenze narrative delle pellicole, togliendo spazio e coerenza all’arco principale.

Il film cerca in fondo di essere troppe cose: un’epopea supereroistica, una commedia sci-fi, una satira politica e/o una critica geopolitica, un’allegorie sull’immigrazione e un’inventiva sociale sulla disinformazione online ma anche un omaggio ai classici come pure un reboot per neofiti e, contemporaneamente, un fan service per i veterani.

E fallisce proprio nel voler essere troppe cose simultaneamente.

La metafora dell’immigrato alieno è evocata continuamente ma mai pienamente sviluppata, la guerra tra Jarhanpur e Boravia è attualissimo ma ancora troppo superficiale mentre il tema della responsabilità morale dell’eroe è accennato ma niente affatto sviluppato.

 

Gunn riesca ad ogni modo a plasmare Superman secondo la propria indole ma per fare questo si trova, in parte, costretto ad adattarlo alla sua visione del mondo e a trasformarlo, quindi, in uno dei suoi “perdenti dal cuore d’oro”, avvicinandolo molto a quella dimensione (esageratamente?) umana che traspare sempre dai suoi personaggi migliori.

Rimane, come da tradizione, un bravo ragazzo, perfino un po' (stupido?) ingenuo ma soprattutto gli dona una leggerezza e un’immediatezza tale da renderlo subito accessibile da tutti.

Non ha nemmeno troppa paura di renderlo vulnerabile e quindi sconfitto, dolorante e sanguinante, pur di renderlo terribilmente umano.

A sacrificarsi poi sull'altare di questo nuovo "super umanesimo" è proprio il personaggio di Clark Kent, alter ego di Superman che in questa pellicola non è proprio pervenuto.

 

Superman will include characters who haven't been revealed yet, James Gunn  says – and I'm convinced I know who one of them is | TechRadar

 

David Corenswet, scelto per incarnare l’iconico eroe, ha il fisico giusto per interpretare più un ragazzone del Kansas che non un onnipotente alieno, e offre una performance tecnicamente corretta, è empatico e idealista il giusto ma raramente riesce a imporsi davvero con il carisma necessario (oppure con questo Superman ancora agli inizi non era neppure richiesto? Chissà..).

 

Tantangan dan Kekaguman Nicholas Hoult Jadi Lex Luthor di Film Baru  Superman Garapan James Gunn - Entertainment

 

Carisma invece che non manca affatto al Lex Luthor di Nicholas Hoult, che svolge un ottimo lavoro e che ci regala un villain assolutamente convinto della sua malvagità, addirittura (per lui) necessaria per il bene del mondo, e senza troppe scusanti o traumi passati a giustificare qualsiasi cosa.

Arrogante e vanesio, Luthor è un genio manipolatore in cui tutto, non solo l’intelligenza, è decisamente fuori scala (da cui anche qualche eccesso interpretativo): la crudeltà, la mancanza d’empatia o di compassione, il sadismo, il rancore e l’invidia oltre al disprezzo per qualsiasi vita umana.

È proprio la sua mancanza di umanità, specie nel confronto diretto con un essere proveniente da un altro mondo, a renderlo così spregevole ma anche così temibile e pericoloso.

 

Lois Lane Has Been Appearing In Superman Movies For Decades, But James  Gunn's Reboot Has Already Delivered My Favorite Moment With The Character

 

Tra i punti di forza c’è anche Rachel Brosnahan nella parte di una Lois Lane brillante, determinata, forse anche un po' antipatica (troppo sicura di sé?) ma capace di ritagliarsi con forza momenti e spazi in un film che (troppo?) spesso cerca di metterla ai margini della storia.

 

Superman (2025) Recensione | Quinlan.it

 

Dei comprimari brontoloni della Justice Gang (una specie di proto-Justice League aziendalista) spicca soprattutto il riuscito Mr. Terrific di Edi Gathegi mentre hanno invece meno spazio il Guy Gardner di Nathan Fillion (ma tale e quale a quello del fumetto) e, soprattutto, la Hawkgirl di Isabela Merced.

Completano il cast Skyler GisondoMaría Gabriela de FaríaSara SampaioAnthony CarriganWendell PierceBeck BennettPruitt Taylor VinceZlatko Buri?Neva Howell e, tra i vari camei e gli amici di GunnBradley CooperMilly AlcockFrank GrilloAlan TudykMichael Rooker e l’onnipresente Sean Gunn, fratello del regista, a cui si aggiunge poi il vero deus ex machina della pellicola, l’amabile e dispettoso dog friendly Krypto.

 

Primo, fondamentale mattone del nuovo DC Universe e deciso colpo di spugna per quello che rimaneva del DC Extended UniverseSuperman è un classico viaggio dell’eroe, un coming of age e una grande avventura fantasy/fantascientifica e, seppur con qualche passaggio a vuoto (La colonna sonora rievoca spesso il celebre tema di John Williams, anche attraverso le musiche originali di John Murphy & David Fleming, ma non acquisisce mai la stessa rilevanza delle pellicole originali) ma è soprattutto un cinema/fumettone con un’anima da cartoon, un blockbuster moderno ma con un'anima (punk) vintage, forse imperfetto ma che riesce comunque a colpire al cuore, se si sa ascoltare.

 

Superman (2025) | MUBI

 

VOTO: 7

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