Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
Riduzione cinematografica dell'omonima opera televisiva: da alcuni considerato uno dei vertici dell'opera del regista, ma a mio parere un pò sopravvalutato. Troppo teatrale e claustrofobico nell'andamento, troppo fittamente dialogato, troppo lungo e anche non eccezionale nella fotografia nel riversamento in pellicola cinematografica: ma gli attori sono grandiosi e reggono senza sforzi la difficoltà del proprio compito, regalando molti momenti intensi, in particolare una Liv Ullmann che propone una sintesi di tante sue eroine tormentate interpretate per il regista, ma anche un Erland Josephson di ammirevole sobrietà ed espressività. L'analisi del rapporto di coppia è profonda e spietata, credibile nel mostrare un conflitto sentimentale con rigore e onestà. A mio parere non può essere definito un capolavoro per una certa monotonia e mancanza di elaborazione nella scrittura cinematografica, ma resta nondimeno uno dei film più intensi sulla crisi di una coppia. Non avendo visto la versione televisiva lunga, non so indicare se i cambiamenti che il regista ha apportato siano sostanziali: probabilmente sarebbe preferibile procurarsela per dare un giudizio più attendibile (anni fa la Rai lo mandò in onda in versione integrale, oppure si potrebbe acquistarne il Dvd originale). Pur con le riserve finora espresse, "Scene da un matrimonio" resta un tassello cinetelevisivo insolito per il regista, girato in doppia versione come lo sarà pochi anni dopo anche "Fanny e Alexander", nonché un film molto adatto per accompagnare dibattiti sul rapporto di coppia, per quanto le prospettive che propone siano molto legate agli anni 70 e nel frattempo risultino profondamente cambiate la percezione e il funzionamento della coppia stessa nella nostra società.
Voto 8/10
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta