Espandi menu
cerca
L'impareggiabile Godfrey

Regia di Gregory La Cava vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Cinefil09

Cinefil09

Iscritto dal 29 maggio 2025 Vai al suo profilo
  • Seguaci 1
  • Post -
  • Recensioni 19
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su L'impareggiabile Godfrey

di Cinefil09
7 stelle

 

Introduzione

Diretto da Gregory La Cava, L'impareggiabile Godfrey (1936) è un gioiello della screwball comedy che mescola satira sociale, romanticismo e umorismo irriverente. Con William Powell e Carole Lombard in ruoli indimenticabili, il film - candidato a 6 Oscar - racconta con graffiante ironia le disparità sociali nella New York degli anni '30, trasformando un semplice pretesto comico in una riflessione sorprendentemente attuale su classe, identità e redenzione.

Trama (senza spoiler)

Godfrey (William Powell), un vagabondo che vive in una discarica, viene "arruolato" come maggiordomo dalla stravagante famiglia Bullock per partecipare a una caccia al tesoro sociale organizzata dall'alta borghesia newyorkese. Tra la frivola Irene (Carole Lombard) che si innamora perdutamente di lui, la madre ipocondriaca e la sorella calcolatrice, Godfrey si ritrova al centro di un vortice di follia borghese, nascondendo però un segreto che cambierà tutto.

Analisi

L'impareggiabile Godfrey brilla come una delle commedie più intelligenti degli anni '30, capace di coniugare umorismo dissacrante e acuta critica sociale con sorprendente modernità. William Powell è magistrale nel ruolo del misterioso maggiordomo che osserva con sguardo impassibile le follie dell'alta borghesia, mentre Carole Lombard ruba la scena come l'ereditiera capricciosa ma fondamentalmente buona, creando una chimica esplosiva. La regia di Gregory La Cava alterna ritmi frenetici e pause riflessive, usando i sontuosi interni della casa Bullock come metafora di una società vuota e decadente. I dialoghi scintillanti e le situazioni paradossali (come la memorabile "caccia al vagabondo") nascondono una satira feroce delle disparità di classe, ancora oggi disturbante nella sua attualità. Se alcuni caratteri secondari risultano oggi eccessivamente caricaturali e il finale appare un po' frettoloso, questi limiti sono ampiamente compensati dalla profondità del personaggio principale: Godfrey non è solo un perfetto maggiordomo, ma un eroe moderno che incarna la possibilità di riscatto e autenticità in un mondo di apparenze. La scelta di ambientare parte della storia in una discarica diventa così un potente simbolo di come la società scarti ciò che non comprende, mentre la trasformazione di Godfrey da "rifiuto umano" a salvatore della famiglia che lo ha sfruttato offre una notevole lezione di umanità.

Conclusione

L'impareggiabile Godfrey è una commedia intelligente e spietata che diverte mentre fa riflettere. Consigliato a chi ama l'umorismo sofisticato e le storie che nascondono, sotto una superficie leggera, un morso satirico inaspettato.

 

"Dietro le risate, un ritratto bruciante della Grande Depressione: dove i ricchi giocano e i poveri insegnano loro come si vive davvero."

 

It'll all be over in a minute”: What I Learned from Gregory La Cava's 'My  Man Godfrey' (1936) – Chicago Film Scene

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati