19 i film in gara per l’Orso d’oro della Berlinale 75 (guidata dalla nuova direttrice Tricia Tuttle), assegnato dal presidente di giuria Todd Haynes, con gradite new entry e un immancabile habitué: Hong Sang-soo di cui vi parliamo nello speciale su Film Tv numero 06/2025, con What Does That Nature Say to You.
Una sola opera prima in competizione (agli esordi è dedicata la nuova sezione Perspectives): Hot Milk, con Fiona Shaw e Vicky Krieps, debutto nella regia della drammaturga Rebecca Lenkiewicz. E un solo documentario: Timestamp di Kateryna Hornostaj. Due, quelli succitati, degli otto film diretti o co-diretti da donne in Concorso, tra cui l’opera terza di Léonor Serraille, Ari; l’atteso nuovo film di Lucile Hadžihalilovic, La tour de glace, con Marion Cotillard nei panni di un’enigmatica Regina delle nevi; la quota Sundance/A24 If I Had Legs I’d Kick You di Mary Bronstein (con Rose Byrne e A$AP Rocky); Girls on Wire di Vivian Qu (già produttrice dell’Orso d’oro 2014 Fuochi d’artificio in pieno giorno); Mother’s Baby di Johanna Moder, sul difficile percorso per la fertilità di una quarantenne; e il quarto lungo della coppia Hélène Cattet-Bruno Forzani, Reflet dans un diamant mort, tributo al genere Eurospy anni 60.
Omaggia il Rossellini di Europa ’51 il nuovo film del prolifico Radu Jude, Kontinental ‘25. Dagli Usa il nuovo Linklater, Blue Moon, con Ethan Hawke e Andrew Scott nei panni del leggendario duo del musical Rodgers & Hart; dalla Cina Living the Land di Huo Meng; dal Brasile The Blue Trail di Gabriel Mascaro.
Una Berlinale che sogna in grande, ma occhio a non confondere i due Dreams in gara: uno è la seconda collaborazione tra la diva Jessica Chastain e il messicano Michel Franco; l’altro è il terzo capitolo della trilogia Sex/Love/Dreams del norvegese Dag Johan Haugerud (tutti e tre in uscita nelle prossime settimane: ne riparleremo).