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Il clandestino

1 stagioni - 12 episodi vedi scheda serie

Serie TV Recensione

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La recensione su Il clandestino

di daveper
7 stelle

Aprire un'agenzia investigativa con un meccanico cingalese razzista e misogino è la cosa meno professionale che un esperto dell'antiterrorismo avrebbe potuto pensare di fare. Eppure, a volte, la disperazione spinge a compiere gesti inaspettati. Per espiare le proprie colpe, Luca Travaglia, tormentato protagonista, deve rimettersi in gioco, cercando di aiutare gli ultimi, gli emarginati come lui. Le vicende quotidiane affrontate da Luca e Palitha non conoscono confini. La serie esplora la variegata umanità che popola Milano, una città in cui si intrecciano destini e storie ingarbugliate. Dai grattacieli scintillanti che ospitano uffici di potenti uomini d'affari, agli angoli dimenticati dei quartieri popolari, ogni episodio presenta un microcosmo complesso e affascinante. La forza di Il Clandestino risiede nella sua capacità di mescolare generi diversi in un equilibrio (quasi) perfetto. La commedia emerge attraverso il rapporto tra Luca e Palitha, i loro battibecchi, le incomprensioni culturali e le situazioni paradossali in cui si trovano. Le indagini non sono molto intricate e i colpi di scena non portano sempre a rivelazioni inaspettate. Per fortuna c'è Milano che, con i suoi vicoli oscuri, i locali notturni e i palazzi imponenti, diventa un personaggio a sé, un labirinto metropolitano in cui ogni angolo può nascondere una minaccia o un indizio decisivo. L'umanità di Il Clandestino si manifesta anche nelle storie dei clienti che si rivolgono all'agenzia. Ogni caso è una finestra su vite segnate dalla lotta, dalla speranza e dal desiderio di riscatto. Ogni episodio, ci mostra la complessità della natura umana senza essere didattico o moralista. La serie non punta a impartire lezioni, ma a mettere in luce la realtà di molte persone che vivono ai margini della società o che affrontano sfide personali immense.

La serie ruota tutta intorno al personaggio di Luca Travaglia, interpretato da Edoardo Leo. La sua performance è ricca di sfumature, dal silenzioso tormento interiore alle esplosioni di rabbia, fino ai momenti di vulnerabilità che lasciano intravedere l'uomo ferito dietro la maschera di durezza. Luca è un uomo burbero e introverso, segnato da un dolore devastante che lo ha portato a chiudersi in se stesso e a detestare il mondo. La sua storia è quella di una lenta e dolorosa risalita verso la (ri)scoperta dell'altro, un viaggio che si dipana attraverso ogni episodio, svelando strati della sua complessa personalità e del suo tormentato passato.

I personaggi interpretati da Lavinia Longhi (Khadija) e Alice Arcuri (Carolina Vernoni) giocano ruoli cruciali nella vita di Luca Travaglia, incarnando rispettivamente il passato e il futuro del protagonista. Entrambe le donne, pur nascondendo o avendo nascosto segreti a Luca, rappresentano due poli emotivi e narrativi che contribuiscono a definire la sua evoluzione personale e professionale. Khadija è il fantasma del passato che perseguita Luca. La sua morte nell'attentato ha lasciato una ferita profonda nell'animo dell'ex ispettore capo, alimentando dubbi e sensi di colpa. Khadija sembra essere l'incarnazione della perfetta compagna, ma la sua vera natura e le sue motivazioni restano avvolte nel mistero fino alla fine. La sua figura tormenta Luca attraverso continui flashback che svelano gradualmente i loro momenti felici insieme e le circostanze che hanno portato alla tragedia.

Alice Arcuri interpreta Carolina, una scrittrice che entra nella vita di Luca come cliente e poi come interesse amoroso. Carolina è una donna alla ricerca di libertà, costretta in un matrimonio senza amore e trascurata da un marito assente. La donna rappresenta una possibilità di rinascita per Luca, la sua forza e indipendenza, insieme alla vulnerabilità, la rendono una figura complessa e affascinante, capace di stimolare in Luca la speranza e la voglia di costruire un futuro diverso. E poi c'è Palitha, interpretato dall'attore keniano Hassani Shapi, che aveva abbandonato la recitazione ed è tornato sul set proprio per questo progetto, trovando in esso una nuova opportunità per esprimere il suo talento. La chimica assoluta che si è creata tra lui ed Edoardo Leo ha contribuito a rendere il duo di investigatori credibile e divertente. Palitha è un personaggio dai mille volti. Burbero ma buono, divertente ma anche profondo, rappresenta l'anima comica della serie. Il suo carattere contrastante offre momenti di leggerezza e umorismo, bilanciando le tonalità più oscure e drammatiche della vita di Luca Travaglia. La sua burbera simpatia nasconde un cuore generoso, che emerge soprattutto nel modo in cui si prende cura di Luca e si impegna nelle indagini. Il ruolo di Palitha ha rappresentato per Hassani Shapi una vera e propria ripartenza come attore. Dopo aver lasciato la recitazione per un periodo, Shapi ha ritrovato in Il Clandestino la passione e l'entusiasmo per il mestiere. Palitha non è solo il socio dell'agenzia investigativa, ma anche un amico su cui Luca può contare nei momenti di bisogno. Il Clandestino non sarebbe lo stesso senza il contributo di Hassani Shapi.

 

Hassani Shapi, Edoardo Leo

Il clandestino (2024): Hassani Shapi, Edoardo Leo

 

 

Rolando Ravello, il regista de Il Clandestino, dimostra una profonda comprensione delle tematiche che tratta, in quanto sono sempre state presenti nei suoi lavori. La sua visione si espande su vari aspetti della vita urbana, riflettendo una conoscenza intima e autentica del contesto sociale in cui si muove la serie. Ravello riesce a raccontare una Milano bifronte: da una parte, la scintillante "Milano da bere," simbolo di opulenza, potere e dinamismo economico; dall'altra, la Milano delle periferie, caratterizzata da un cuore pulsante di umanità e resilienza. Questa dicotomia è un tema centrale nella narrazione della serie, che esplora i contrasti e le connessioni tra questi due mondi apparentemente distanti. Il Clandestino esplora temi universali: amore, perdita, redenzione e speranza. La serie offre uno sguardo empatico su dinamiche umane complesse e situazioni che invitano a riflettere ed esplorare le profondità dell'animo attraverso le vite (tormentate) dei suoi personaggi.

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