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Dopesick

1 stagioni - 8 episodi vedi scheda serie

Serie TV Recensione

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John_Nada1975

John_Nada1975

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La recensione su Dopesick

di John_Nada1975
8 stelle

Molto probabilmente la migliore serie tv degli ultimi due anni. Che ti mostra con grande mestiere e capacità di scrittura e di indignazione, come purtroppo è veramente tutta una lucida e veritiera visione del mondo interamente piegato alla logica del profitto, della vendita e del denaro nei personaggi dei promotori del farmaco, in questi tempi quantomai pericolosi, e schifosi.

E non quindi nel solito escapismo di fuga e rifugio "facile" nel disimpegno dei generi e degli effetti speciali, del 90% delle altre miniserie TV.

Al netto di qualche dovuto tributo alle quote imposte dagli assurdi diktat delle lobby stesse di minoranze, e quindi personaggi lesbici fin dal primo episodio e coppie interazziali, ma non troppo invasivi.

Rendere merito a Barry Levinson anziano, per avere forse realizzato la cosa migliore della sua carriera. Seppure già la baltimoriana, poliziesca "Homicide", degli anni '90-primi 2000, era da egli prodotta. **** potente e significativa sull'era del massimo potere globale dell'industria farmaceutica che può influenzare comprandoselo, persino ogni organismo di controllo come la FDA, e i suoi controllori dirigenti, oltre che con l'immenso potere economico del suo lobbysmo, anche le procure generali e i procuratori degli Stati come i pubblici ministeri.

Quantomai potente ed emozionante raccontando in pratica come è nato il marketing al veleno delle industrie farmaceutiche con il Valium di Arthur Sackler negli anni '50, e quindi tutta la dittatura scientista-sanitaria del covid 1984.

E' incredibile che si sia potuto realizzare un simile pamphlet di j'accuse, con nomi e cognomi, date, riscontri, giudizi, e tutto vero, contro alcune persone potentissime che sono nella Fda e in altri enti pubblici americani, oltre che naturalmente alla famiglia Sackler dalla malvagità scespiriana tutta in nome di profitti miliardari e bonus sempre più grandi, sulla salute di milioni di cittadini americani dei "piani bassi", che per banali dolori si sono ritrovati dipendenti e tossici senza speranza, dalle vite rovinate sul lavoro, in famiglia, negli affetti e nelle amicizie, se non trasformati in criminali dediti a tutto per trovare una dose, prescritta, di droga ma con ricetta farmaceutica.

Molto bravo come sempre Michael Keaton, il dott. Samuel Finnix della comunità negli Appalachi di minatori e persone che per vivere devono sempre andare a lavorare, anche dopo gravi e dolorosi infortuni sui loro pericolosi e gravosi lavori, vittime designate delle prescrizioni di questi potenti oppioidi antidolorifici, e che rovineranno le loro vite.

Egli stesso poi dalla iniziale buona fede, poi tossicodipendente che perderà anche la licenza di medico, dopo un incidente stradale per cui gli vengono prescritto anche a lui personalmente.

Non c' è praticamente recensore italiano fuori da questi canali generalisti come su Telegram o in qualche blog, che sia riuscito nemmeno timidamente a parlare di Covid in parallelo con questa serie, che è stata distribuita proprio in concomitanza con l'inizio della liturgia forzosa di pestifere vaccinazioni mondiali, e di una delle piu grandi e opprimenti opere di falsificazione e propaganda mediatica ad appoggiare lo scopo unicp di far fare miliardi di dollari a case farmaceutiche che utilizzano gli stessi metodi e nocumento grave alla salute della Purdue con l'ossicodone, come Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson, che mente umana possa ricordare.

Forse io sono il primo, un premio quindi alle solite schiene diritte del nostro "giornalismo", anche nel settore più frivolo e di parrocchia per eccellenza, quello dello "spettacolo". 

Pensare quindi alla luce di tutto ciò se sarebbe solo immaginabile una serie del genere in Italia dove si conoscono tutti, ad esempio sugli Elkann- Agnelli. Verrebbe bruciata fin dalla prima bozza di sceneggiatura.

 

John Nada

Molto probabilmente la migliore serie tv degli ultimi due anni. Che ti mostra con grande mestiere e capacità di scrittura e di indignazione applicata al migliore intento creativo ancora possibile nell'industria dello spettacolo, e per come purtroppo è veramente tutta, ovvero una lucida e veritiera visione del mondo interamente piegato alla logica del profitto, della vendita e del denaro nei personaggi dei promotori del farmaco, in questi quantomai tempi pericolosi, e schifosi, senza alcuna remora morale e di ristabilimento minimo della verità.

E non nel solito escapismo di fuga e rifugio "facile" nel disimpegno dei generi e degli effetti speciali, del 90% delle miniserie TV.

Al netto di qualche dovuto tributo alle quote imposte dagli assurdi diktat delle lobby stesse di minoranze, e quindi personaggi lesbici fin dal primo episodio e coppie interazziali come quella di Rosario Dawson a capo della DTA, e di Peter Sasgaard, ma poi nel proseguo degli episodi dovuto per mettersi al riparo da blocchi nella realizzazione e immancabili critiche(negli Usa non si può per legge(!!) realizzare una serie o un film che non abbiano almeno un personaggio nero, ebreo, lesbica-gay, ecc., forse pure vegano e ecologista, tra i protagonisti) non troppo invasivi.

Rendere merito a Barry Levinson ormai anziano, per avere forse realizzato la cosa migliore della sua carriera. Seppure già la baltimoriana, poliziesca "Homicide", degli anni '90-primi 2000, era da egli prodotta. **** potente e significativa sull'era del massimo potere globale dell'industria farmaceutica che può influenzare comprandoselo, persino ogni organismo di controllo come la FDA, e i suoi controllori dirigenti, oltre che con l'immenso potere economico del suo lobbysmo, anche le procure generali e i procuratori degli Stati come i pubblici ministeri.

Quantomai potente ed emozionante raccontando in pratica come è nato il marketing al veleno delle industrie farmaceutiche con il Valium di Robert Sackler negli anni '50, e quindi tutta la dittatura scientista-sanitaria del covid 1984.

E' incredibile che si sia potuto realizzare un simile pamphlet di j'accuse, con nomi e cognomi, date, riscontri, giudizi, e tutto vero, contro alcune persone potentissime che sono nella Fda e in altri enti pubblici americani, oltre che naturalmente alla famiglia Sackler dalla malvagità scespiriana tutta in nome di profitti miliardari e bonus sempre più grandi, sulla salute di milioni di cittadini americani dei "piani bassi", che per banali dolori si sono ritrovati dipendenti e tossici senza speranza, dalle vite rovinate sul lavoro, in famiglia, negli affetti e nelle amicizie, se non trasformati in criminali dediti a tutto per trovare una dose, prescritta, di droga ma con ricetta farmaceutica.

Molto bravo come sempre e pure premiato con l'Emmy  Michael Keaton, il dott. Samuel Finnix della comunità negli Appalachi di minatori e persone che per vivere devono sempre andare a lavorare, anche dopo gravi e dolorosi infortuni sui loro pericolosi e gravosi lavori, vittime designate delle prescrizioni di questi potenti oppioidi antidolorifici, e che rovineranno le loro vite.

Egli stesso poi dalla iniziale buona fede, poi tossicodipendente che perderà anche la licenza di medico, dopo un incidente stradale per cui gli vengono prescritto anche a lui personalmente.

Non c' è praticamente recensore italiano fuori da questi canali generalisti come su Telegram o in qualche blog, che sia riuscito nemmeno timidamente a parlare di Covid in parallelo con questa serie, che è stata distribuita proprio in concomitanza con l'inizio della liturgia forzosa di pestifere vaccinazioni mondiali, e di una delle piu grandi e opprimenti opere di falsificazione e propaganda mediatica ad appoggiare lo scopo unico di far fare miliardi di dollari a case farmaceutiche che utilizzano gli stessi metodi e nocumento grave alla salute della Purdue con l'ossicodone, come Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson, che mente umana possa ricordare.

Forse io sono il primo, un premio quindi alle solite schiene diritte del nostro "giornalismo", anche nel settore più frivolo e di parrocchia per eccellenza, quello dello "spettacolo". 

Pensare quindi alla luce di tutto ciò se sarebbe solo immaginabile una serie del genere in Italia dove si conoscono tutti, ad esempio sugli ElkannAgnelli. Verrebbe bruciata fin dalla prima bozza di sceneggiatura.

 

John Nada

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