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Cruel Summer

2 stagioni - 20 episodi vedi scheda serie

Serie TV Recensione

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Andreotti_Ciro

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La recensione su Cruel Summer

di Andreotti_Ciro
8 stelle

La vita di due adolescenti della cittadina di Skylin si scontra quando Kate Wallis, la ragazza più celebre del locale liceo, scompare senza lasciare tracce. In breve tempo l’emarginata quindicenne Jeanette Turner ne prende il posto sia fra le amicizie ma anche in termini di atteggiamenti e abbigliamento. Il ritorno inatteso di Kate scatenerà una guerra fra le famiglie delle due ragazze dato che Kate accuserà Jeanette di aver assistito al suo rapimento senza muovere un dito.

 

Se Stranger Things ci ha proiettato nel cuore degli ‘80ies e Riverdale, e 13 Reasons Why, vi hanno aggiunto ulteriore pathos all’interno di un ambiente scolastico, e per la precisione liceale, il prodotto ideato dal poco più che quarantenne Bert V. Royal, cresciuto nell’assolata Florida, ci catapulta nei più recenti anni ’90 alla ricerca delle ragioni che spingono una piccola comunità, l’immaginaria Skylin, a schierarsi con una delle due protagoniste. Siamo a cavallo delle estati fra il 1993 e il ‘95. In ogni episodio sono racchiusi gli accadimenti del medesimo giorno ma a un anno di distanza l’uno dall’altro. Ogni spazio - tempo dedicato a uno dei tre anni viene differenziato per taglio di capelli e abbigliamento dei protagonisti e per mezzo dei colori delle riprese, debitamente filtrati, e che danno vita a eventi che con difficoltà a inizio visione riescono a essere incasellati ma che poco per volta vengono digeriti e assemblati in un quadro d’insieme che del teen - drama non ha nulla, al contrario ci si trova al cospetto di un thriller sfaccettato e dai toni drammatici, in cui l’aspetto adolescenziale s’intreccia ai punti di vista di Kate e Jeanette, in un susseguirsi di colpi di scena capaci di smontare le rassicuranti pareti famigliari in cui cercano rifugio i vari personaggi. Proprio i protagonisti sono perfettamente impersonati da attori non della medesima età, ma comunque credibili in termini di risposta scenica, con una menzione speciale per l’appena diciottenne Chiara Aurelia, dalle evidenti origini italiane ma cresciuta fra il New Mexico e Los Angeles e non nuova al mondo del cinema e del piccolo schermo. L’intreccio, che mantiene incollati sino alla decima e ultima puntata, trasforma il prodotto della Freeform, rete tv via cavo della Disney, in un successo inatteso e per il quale è già pronta una seconda e meritata stagione. Da vedere anche se avete abbondantemente superato l’età adolescenziale.

 

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