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The First

1 stagioni - 8 episodi vedi scheda serie

Serie TV Recensione

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La recensione su The First

di champagne1
6 stelle

In un futuro prossimo la NASA ha appaltato la missione verso Marte ad un Ente Privato, la VISTA, diretto dalla algida Laz Ingram (Natasha McElhone). La prima missione con 5 astronauti, preaparati da un durissimo training, finisce tragicamente poco dopo il lancio. Il comandante Tom Hagerty (Sean Penn), che inizialmente doveva far parte dell'equipaggio, guarda in diretta gli accadimenti e si precipita alla base ...

 

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Un mondo molto simile al nostro, solo un po' più provato dal cambiamento climatico e dove la tecnologia è comandabile prioritariamente dalla voce dell'interessato (cellulari, TV, domotica, automobili, ...).

 

 

 

Nata dalla penna del creatore di House of Cards, Beau Willimon, The First ha una prima stagione di 8 episodi di circa 45 minuti l'uno. I primi due sono prettamente aderenti all'argomento fantascientifico del viaggio verso Marte; negli episodi centrali si sviluppano meglio i caratteri di alcuni dei protagonisti: il com. Hagerty, provato dalla scomparsa della moglie e dai dissidi con la figlia adolescente; Kayla Price (LisaGay Hamilton) spodestata dalla funzione di capo-missione (c'entra qualcosa il fatto di essere donna, nera e lesbica?); Sadie Hewitt (Hannah Ware), scartata dalla missione attiva e messa in panchina, che tuttavia rischia di mandare a monte il matrimonio nella illusione di poter essere ripescata all'ultimo...

Infine si torna al tema centrale negli ultimi due episodi. E tuttavia la serie rischia di affascinare o deludere proprio per questa commistione di stili: non è un vero lavoro di SF, ma dedica gran parte del tempo alla disamina dei problemi tecnici relativi alla missione, alle ricadute legali in caso di danni agli astronauti, oltre che - fuori dalle asettiche zone di addestramento a loro riservate - ai rapporti fra i colleghi astronauti e ai sentimenti o alle sofferenze da loro provate.

Di fatto ne viene fuori un lavoro di genere drammatico, un po' come il quasi omonimo First Man di Chazelle.

 

 

Il cast non è privo di interesse, a partire dalla regia (i primi due episodi sono firmati da Agnieszka Holland), mentre Sean Penn conferma la sua maturità attoriale, tramite cui riesce a esaltare la componente riflessiva e introspettiva dell'opera.

 

Per me, che non sono un appassionato di serie TV, è una novità essermi appassionato fino in fondo e aver raggiunto l'ultimo minuto dellìultimo episodio, nonostante un forte calo del ritmo nella zona centrale dell'opera. Resto dell'idea che in buone mani (regia e montaggio) si poteva rendere l'opera più sintentica e appassionante con un buon film cinematografico di poco più di 2 ore.

 

 

Negli USA comunque le cose non sono andate molto bene.

Chi guarderà gli episodi si accorgerà che gettano l'amo perché ci sia una seconda serie, probabilemente più "spaziale", ma pare che il basso gradimento ricevuto, abbia convinto i Produttori di HULU a cancellare il progetto.

 

 

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