
Saranno 11 i film in concorso per il Venice Days Award che mette a disposizione 20.000 euro equamente divisi tra il regista e il distributore internazionale del film vincitore. A presiedere in seduta pubblica la giuria del premio sarà la Palma d’oro Laurent Cantet.
Gli stessi film concorreranno al Premio del Pubblico BNL promosso da BNL Gruppo BNP Paribas mentre tutte le opere prime delle Giornate degli Autori vengono considerate dalla giuria del Premio Luigi De Laurentiis per il migliore esordio di tutta la Mostra.
I film europei della selezione ufficiale concorreranno al Label Europa Cinemas assegnato da una giuria di esercenti. La giuria della critica Fedeora attribuirà, infine, i premi al miglior film e al miglior regista esordiente.
Questi i titoli in concorso delle Giornate degli Autori 2015:
- El desconocido di Dani de la Torre (Apertura);
- The Daughter di Simon Stone (Chiusura, fuori concorso);
- The Memory of Water di Matias Bizé;
- As I Open My Eyes di Leyla Bouzid;
- Viva la sposa di Ascanio Celestini;
- Klezmer di Piotr Chrzan;
- Arianna di Carlo Lavagna;
- La prima luce di Vincenzo Marra;
- Island City di Ruchika Oberoi;
- Underground Fragrance di Pengfei;
- Early Winter di Michael Rowe
- Lolo di Julie Delpy.
Tutte le info sui film nei link a lato.
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Non ci sono troppi premi trasversali??? :S
Ma almeno questi si conoscono sin dall'inizio... al Lido spesso spuntano premi a casaccio, hombre ;)
Mi fa piacere finalmente per il lungometraggio di esordio di Dani de la Torre, attessissimo in Spagna, non solo per il plot, ma anche per i due protagonisti, Luis Tosar e il recente premio Goya per La isla minima Juan Gutierrez. Purtroppo non vincerà nulla perchè tanto ai festival si premiano i film drammatici, tematica famigliare, dramma sociale, crisi economica, crsi esistenziale etc etc etc ... il genere è bandito.
Chi avrà la fortuna di vederlo in originale potrà ascoltare la parlata straordinaria del galiziano Luis Zahera, gran carettirista del cinema spagnolo, una voce e una "habla" sanguigne: uno spasso!
Rispondo, rispondo: A) guarda caso, proprio un certo de la Iglesia fu premiato in laguna; B) Ci hai fatto caso ? Se leggi bene nella colonnina a fianco, troverai che tutti i film proposti sono di genere "drammatico", tranne due: "The Memory of Water" e, appunto, l'opera di de la Torre. Capisco benissimo il tuo punto di vista ma è logico che, in una serie di titoli aventi tutti la stessa dimensione le probabilità di vincita siano più elevate per una maggioranza che non per un'esigua minoranza. Anni fa, proprio da Cannes fu fatto notare che "(...) se abbiamo venti drammi, qualche melodramma e nessuna commedia, come mai potremmo arrivare a premiare il "genere" ?". Chiaramente, opinione personale, eh, ritengo sempre che il film d'atmosfera e drammatico valga almeno dieci volte il genere. Un caro saluto, Mauriz
certo che so che de la Iglesia ha vinto tre oselle, ma restano mi pare premi fissi del concorso.... i premi trasversali e a casaccio (ihihi) purtroppo ci sono ed è quello che dico... bo.. io preferisco se vince uno solo così può dire "ciao mamma sono contento di essere arrivato uno".
Poi we per il genere siamo alle solite... senza il genere non c'è mito, senza mito l'uomo si ferma. caput. Poi vedetela come volete con l'autorialità sofisticata, troppo alta per essere efficace, solo speculazione. Mo' vado in vacanza, si riapre a settembre ;)
No: de la Iglesia, nel 2010 ha vinto il Leone d'Argento!, altro che Oselle. Detto questo: "autorialità". Ok, può essere (ma ancora non capisco cosa intendi: uno è un autore oppure no ? Se è un autore, allora, perché sofisticato ? E che vuol dire sofisticato ? ), ma speculazione ? Di che ?
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