Stanno arrivando settimane abbastanza deboli affidate più che altro a supereroi (
Superman e
I fantastici 4, tra due settimane) e una certa dose di horror, classica di questa stagione.
Sono solo sei, infatti, le nuove uscite della settimana, intimorite, forse, dall'esuberanza del nuovo
Superman targato James Gunn. D'altronde, si sa, "
Superman è l’alieno più potente dell’universo, ma anche il terrestre più empatico" e infatti questo superpotere è già stato premiato dagli spettatori nell'anticipo di mercoledì con un buon incasso ma qui, per ora, ha raccolto solo un paio di cristalline
recensioni.
Superato l'abisso che separa
Superman dal secondo film in lista troviamo
Paul - Un pinguino da salvare che
, per Fiaba Di Martino
, è
"una commediola family & eco-friendly con umorismo a misura di alunno elementare" al quale manca un po’ di cinema
, "ma non era espressamente richiesto".
Mentre invece sembra presente (il cinema) - almeno a livello di costruzione di suspense - in
I Play Mother - Il gioco del male "un’esplorazione inquieta della genitorialità, concepita non come traguardo rassicurante, ma come un terreno impervio e minato". Uno strano oggetto che sta di diritto sotto all'etichetta horror ma che potrebbe non piacere agli appassionati del genere e sorprendere gli altri. Vedremo se con i suoi 140 schermi troverà lo spunto per emergere.
Con
Dedalus invece, disponibile in 110 schermi con Eagle Pictures, siamo davanti ad una scommessa italiana. "Girato tra Castello Brancaccio e i sotterranei della Caffarella,
Dedalus si muove tra horror psicologico, revenge movie e satira sociale, fondendo generi per raccontare qualcosa di familiare ma disturbante" e come dice Matteo Bonfiglioli è "un film ambizioso nelle immagini, incalzante nello sviluppo, ma che spesso stilizza i caratteri nella letteralità del suo titolo, rischiando facili moralismi su un mondo di follower, like e iper-condivisione". Comunque un esperimento da seguire con un cast interessante (Luka Zunic, Matilde Gioli, Francesco Russo, Giulio Beranek, Giulia Elettra Gorietti, Gianmarco Tognazzi).
Su tutt'altro registro si muove invece
Shayda - In fuga dall'Iran "un testamento di sopravvivenza, un atto politico, un inno alla maternità e un ricordo inciso con la forza della memoria" che però resta un po' "lontano, suo malgrado, dal rimandare quell’eco plurale, collettiva a cui pare aspirare la regista con la dedica alle sorelle del movimento Donna, vita, libertà." (Caterina Bogno).
Senza il sostegno di alcuna campagna promozionale e con scarsissimo preavviso arriva in sala
Night Call film d'esordio di Michiel Blanchart che, appunto, "Tutto sembra tranne che un film d'esordio, tanta è la sicurezza mostrata in una messinscena che unisce un ritmo incessante ad una tensione sempre palpabile, e che nel quadro di un film d'azione violenta non dimentica di mostrare il cuore dei suoi personaggi." (
Qui la recensione di pazuzu e
qui quella di alan smithee che lo hanno visto alla Festa del Cinema di Roma 2024).
E poi basta, perché abbiamo parlato di tutto, anche di questo ultimo film che nel momento in cui scriviamo pare essere dotato di una sola sala. E peccato perché, a parte
Superman che gioca chiaramente su un altro campo da gioco,
Night Call sembra il film con le maggiori capacità di sedurre questo nostro pubblico. Cioè voi!
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