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no bravery. uso improprio, di nuovo
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waltzingmatilda

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no bravery. uso improprio, di nuovo

perchè non sai più verità che non siano le tue----Dalle quello che credi. Nutri il suo vuoto, tu che puoi e sai e vivi e scrivi. Questa mattina ha contato i bastoncini di All Bran da concedersi; li ha divisi con il cane. I suoi occhi cerchiati su di te e le sue parole stridule che faranno sempre di tutto per suonare degne alle tue orecchie. Le sue frasi non sono più pensieri in equlibrio precario. Crede che delle sconnesse elucubrazioni siano più attraenti per te che non le banali quotidianità di ciò che le sembra di diventare Ricordi sparsi di come la hai conosciuta, semi-stesa su di un bancone. con un Fragolino (pessima scelta) biro e fogli e appunti. prime parole reali tra di voi. Non ti guarda ma forse sussulta. Sorso di Fragolino, tiro di sigaretta. Prende tempo. Non le dai appigli né soddisfazioni; o forse non sai davvero cosa dire, ammettilo. Parla stupide lingue in cui si rifugia , ha un modo scemo di inciampare con piedi, parole e gesti. Ma la senti parlare, quel suo modo di suonare estranea e spersa ti spinge ad avvicinarti di più per sentire oltre la voce da troppe sigarette. e i mesi trascorsi. e poi i cd dimenticati nella macchina. La accompagni. Accanto al Tevere. Primo gennaio 2001. Poi 14 aprile 2001, spiagge di fanghiglia. ma muovi il culo perchè non paragonersti il tuo star male ed il suo, altrimenti. Lei si appiattisce dietro ad un nulla. M. intanto vomita appoggiato ad un auto non sua, mentre altri lo confortano offrendogli gomme, la collezione disposta sul cruscotto. L’arbitro la trascina via. Trascini M delirante al bowling perché tutto è una cazzata inutile e tu non vuoi questo. Estate ansiosa, la Roma vicina ad uno scudetto irripetibile. Lei torna. La Roma Campione d’Italia. e poi: 19 Giugno 2001. Testaccio. le bare i botti. lei. muretto. frastornata. poi ricordi convergono e si disfano, in mirabili probabilità di accadimenti: fuggiti dal btb e cornetteria a via teulada. Vai al mare e non ci pensi. Una notte a Castel Sant’Angelo lei prende la pillola con l’acqua della fontanella ed inizia a tossire. allora le dici dell’ arbitro. Poi tutto sconnesso. Fa caldo troppo caldo e lei passa le notti nel letto rosso per poi sciogliersi prima del suono del cannone del gianicolo. Intanto traslochi e lei stucca muri e dipinge pareti. Siete buffi, da IKEA. Ed una notte la macchina di P vi sbatte tutti contro un muro e suo padre appare al Pronto Soccorso e tu sanguini e lei sembra non svegliarsi più. E L si accuccia fra voi due tutte le notti. serata ad ascoltare A quando lei sfiora le tue ginocchia e M sentenzia : Arbitro Cornuto. nulla è detto ma lo si lascia intuire ed a volte è la sua mano che hai e poi nulla l’estate è porto franco, quanto le notti che accadono ignote. e lei sorride e non mangia più nulla. Ti guarda. Parte su aerei scontati e torna improvvisa e la porti al mare per fare il bagno del trenta ottobre, quasi la notte di Halloween. Le sue parole non le cadono addosso, sta cercando di creare qualcosa ed il suo mezzo è estremo perchè lo è lei. La stringi e senti troppe ossa. L guaisce. vai da lei. I pub inglesi e il caffè diluito. La trascini allo stadio a vedere una partita sotto il nevischio. E’ così sottile. Per tacito accordo finisce con il vivere a casa tua. Mangia cose verdi. solamente. Vomita l’ennesima insalata e sale su quella bilancia troppe volte. milioni di volte di troppo. E’ tutto abbagliante. Non c’è più. Aceto di mele e tisane alla frutta. A Capodanno si chiude in bagno a rimettere il nulla che ha mangiato. Scompare per non arrecarti disturbo. Un giorno c'è scritto ventotto. ventotto punto due, sentenzia il display ma non più lei, che non parla più. Non pensa. Non vuoi l’involucro. Non c’è nulla da spiegare. Forse poteva esserti all’ altezza. Ora non c’è più.-----but is back. to expose and insulate, and again and again.

Playlist film

Manhattan

  • Commedia
  • USA
  • durata 96'

Titolo originale Manhattan

Regia di Woody Allen

Con Woody Allen, Mariel Hemingway, Diane Keaton, Meryl Streep, Michael Murphy

Manhattan

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