Regia di Luchino Visconti vedi scheda film
Il Gattopardo (1962): scena
Il Gattopardo (1962): Lucilla Morlacchi, Alain Delon
"Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi", questo è il motto utilizzato per esprime il "gattopardismo", cioè il nuovo adattamento del potere al cambiamento che tenta di mantenere i propri privilegi. Il film evidenzia l'inelettualismo della storia e la nostalgia per un passato irrecuperabile, mostrandoci un principe consapevole della la fine del suo mondo per l'avvento della borghesia. Visconti è stato il creatore di questo capolavoro cinematografico, trasformando il romanzo di Lampedusa in un'opera d'arte visiva straordinaria. La sua regia è caratterizzata da una grande attenzione della ricostruzione storica e da un'attenta messa in scena che esalta il declino della nobiltà. Gli sceneggiatori hamno lavorato in maniera eccellente per tradurre la complessità del romanzo di Lampedusa sul grande schermo, mantenendo il senso di profonda riflessione sulla storia italiana e sui cambiamenti sociali, ed hanno anche saputo cogliere e valorizzare temi chiave del libro, come la frase emblematica "Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi", pronunciata da Tancredi, che riassume, come già detto, l'essenza del gattopardismo. Lancaster, nel ruolo del Principe Salina, da un'interpretazione del malinconica del principe, ed è un punto di forza del film, Alain Delon è Tancredi, il giovane e affascinante nipote del Principe rappresenta la nuova generazione, ambiziosa e disposta ad adattarsi per mantenere il potere. Claudia Cardinale (Angelica), con la sua bellezza e il suo carisma, è la protagonista della famosissima scena finale del ballo, simboleggiando il nuovo mondo che avanza. Visconti era un regista molto meticoloso, e per questo film richiese un illuminazione dei lampadari con candele vere, l'invio di fiori freschi via aereo da Sanremo e addirittura una squadra di lavandaie per lavare continuamente i guanti degli attori, che si macchiavano facilmente. Il Gattopardo è uno dei dodici film preferiti dal regista Martin Scorsese, che lo considera un capolavoro del cinema mondiale. Durante le riprese nacque una relazione tra la Cardinale e Delon. Per me il più bel film di Visconti.
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