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Americani

Regia di James Foley vedi scheda film

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La recensione su Americani

di GranRoyale
8 stelle

Ho pensato al primo giorno di riprese di questo film, quando Al Pacino, Ed Harris, Jack Lemmon, Alan Arkin, Alec Baldwin, Kevin Spacey e Jonathan Pryce si sono ritrovati tutti nella stessa stanza. Mi sono immaginato il regista che si è alzato dalla sua sedia, ha guardato il cast negli occhi e ha detto: "beh ragazzi, non è ancora il momento di farci i pompini a vicenda".

David Mamet modifica la sceneggiatura dell'opera teatrale per adattarla alla macchina da presa, senza però sacrificarne la cazzutaggine. Dialoghi serrati, linguaggio volgare, testosterone. D'altronde se vinci un Premio Pulitzer significa che il tuo lavoro lo sai fare e anche bene.

 

Il cast, che a differenza di quanto si pensa è stato pagato pochissimo, riesce a tenere lontano l'odore di palcoscenico. Tutti recitano in modo naturale, diretto, senza fronzoli. Anche Jack Lemmon, caratterista per eccellenza, in questo film riesce a risultare vero, concreto. Infatti si porta a casa una meritatissima Coppa Volpi a Venezia per una delle sue migliori prove d'attore. Grande Jack!

Per far capire l'aura che quel cast si portava appresso, basti pensare che gli attori andavano sul set anche nei giorni in cui non dovevano lavorare per veder recitare i loro colleghi.

 

Guardando le scene in ufficio, avevo la sensazione di essere all'interno della stanza, seduto sulla mia scrivania, mentre guardavo i miei colleghi scannarsi per dei nomi su un cartoncino.
Mi dispiace dirlo, ma l'immedesimazione non è certo merito di Foley, che fa il minimo indispensabile, con campi e controcampi a volte schizofrenici e movimenti di macchina forzati.
La direzione degli attori non voglio considerarla merito suo, con nomi di quel calibro credo che abbia faticato ad aprire bocca durante le riprese.
Dai Foley, alla fine il tuo talento è venuto fuori negli anni successivi. D'altronde il capolavoro Cinquanta Sfumature di Nero è tuo, giusto?

 

Fa sorridere pensare che Le Iene è uscito nello stesso anno di questo film.
Grandi attori e piccoli budget. Grandi registi e piccoli produttori. Grandi dialoghi e piccole ambientazioni. Quando ancora si poteva fare.

 

Piccolo grande cinema.

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