Regia di Pier Paolo Pasolini vedi scheda film
Un esordio cinematografico di grande impatto emotivo per Pier Paolo Pasolini, che la borgata romana conosceva bene ed aveva già saputo ben descrivere nei suoi romanzi
Chissà cosa avrebbe pensato Johan Sebastian Bach nel vedere associata la musica ieratica della sua "Passione secondo Matteo" a questo primo capolavoro di Pier Paolo Pasolini, alle atmosfere quasi primordiali di una Roma di borgata (che lui ben conosceva, avendola descritta nei romanzi "Ragazzi di vita" e "Una vita violenta") a quella polvere e sporcizia mischiati come calce viva che si appiccica addosso ai personaggi come un indelebile marchio di povertà. Perchè anche il protagonista Vittorio, detto Accattone, vive la sua passione terrena fatta di cadute e risalite, in un viaggio verso la perdizione che non prevede fermate intermedie (e terminerà accompagnato dai due ladroni, di nome e di fatto). Impreziosito dal sapiente tocco di Tonino delli Colli alla fotografia, "Accattone" mostra con tutto il suo crudo realismo una periferia di borgata che pochi come Pasolini hanno saputo raccontare con tanto realismo ed al tempo stesso con un senso di poesia dove la musica di Bach trova la sua piena realizzazione.
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