Regia di Raffaello Matarazzo vedi scheda film
L'idillio familiare tra Roberto (Amedeo Nazzari) e Susanna (Yvonne Sanson) viene messo a soqquadro da una vecchia fiamma di lei (Franco Fabrizi), che con ricatti basati su equivoci colossali ottiene prima la separazione tra i due e quindi la perdita, apparente, della figlia. Ma per l'uomo arriverà il pentimento e la confessione sul punto di morte.
Matarazzo e il suo sceneggiatore di fiducia Aldo De Benedetti giocano ormai di maniera, sfruttando pedissequamente la formula collaudata dei film precedenti. Come già in Catene, Tormento, I figli di nessuno e Chi è senza peccato, anche qui il neorealismo popolare di Matarazzo tradisce la presenza di un cattolicesimo ruspante, che passa attraverso le fasi del tradimento, della colpa e del pentimento prima di trovare una definitiva catarsi. Isolato dagli altri titoli che lo hanno preceduto in modo illustre, Torna! è comunque ben congegnato sotto il profilo narrativo ma troppo corrivo per potere essere ricordato per un qualche barlume di originalità. Silvio Amadio era l'aiuto regista, rima di passare a dirigere film come Lupi nell'abisso, Li chiamavano i tre moschettieri... invece erano quattro e Il carabiniere.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta