Espandi menu
cerca
Patria

Regia di Felice Farina vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Spaggy

Spaggy

Iscritto dal 10 ottobre 2009 Vai al suo profilo
  • Seguaci 178
  • Post 623
  • Recensioni 235
  • Playlist 19
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Patria

di Spaggy
8 stelle

Una fabbrica nel torinese decide di cessare la propria attività e di licenziare una quarantina di operai. Mentre tutti accettano con rassegnazione il provvedimento, Salvo Brogna, immigrato di origini siciliane e dalle idee politiche di destra, non si rassegna all'idea di perdere il lavoro e opta per una protesta esemplare, arrampicandosi su una torre e minacciando il suicidio qualora non intervengano le televisioni a occuparsi del caso. A cercare di farlo desistere dal proposito ci prova Giorgio, operaio rappresentante sindacale dai pensieri smaccatamente di sinistra. Raggiunto Salvo sulla cima della torre, i due lavoratori cominciano a confrontarsi con le loro differenti visioni del mondo e, in particolare, dell'Italia, ripercorrendo gli ultimi 36 anni della storia del nostro Paese. I due, inoltre, trovano un terzo interlocutore in Luca, il custode della fabbrica ipovedente e autistico, che sentendo i loro discorsi decide di intervenire in prima persona, scalando la torre e facendo loro compagnia.

Nell'arco della lunga notte che segue, gli operai si ritroveranno ad affrontare le argomentazioni più svariate, passando dal calcio alla politica alle stragi di mafia, mentre l'attesa delle televisioni si trasforma in concretezza con l'arrivo fugace e totalmente inutili di due pseudogiornalisti del Tg3, rossi per vocazione ma non per fatti e modo di agire.

 

Francesco Pannofino

Patria (2014): Francesco Pannofino

 

Prendendo spunto dall'omonimo saggio di Enrico Deaglio, Felice Farina costruisce un lungometraggio che, sfruttando immagini di repertorio, passa in rassegna fatti e misfatti del Belpaese, partendo dal rapimento di Aldo Moro nel 1978 e finendo con l'elenco delle leggi ad personam fatte promulgare dai vari governi Berlusconi susseguitisi negli ultimi 20 anni. Sfruttando la recitazione di Francesco Pannofino, Roberto Citran e Carlo Giuseppe Gabardini, trasforma lo spazio ristretto della cima della torre in un teatro sui generis, sul palcoscenico del quale tre disperati si appellano al buon senso di una terra ormai allo sbando e incurante dei propri cittadini. All'amicizia che nasce tra i tre uomini fa da contraltare l'indifferenza delle istituzioni e dei mass media, attenti più al clamore che all'assenza.

 

Con un uso sapiente dei filmati d'archivio inseriti nel racconto come se fossero dei flashback di ognuno dei tre protagonisti, Farina non perde di vista il desiderio di denunciare uno status quo dal quale solo l'unione della dignità dei singoli può aiutare a liberarsi: occasioni sprecate, speranze tradite, attese disattese, ribaltoni e giochi di potere, non sarebbero niente se per amore della Patria ognuno di noi cominciasse a prendere posizione e a cercare una forma di ribellione. Con Belluscone - Una storia siciliana di Franco Maresco e La trattativa di Sabina Guzzanti, Patria forma un trittico di una nuova ondata di cinema di denuncia sociale da non sottovalutare.

 

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati