Regia di Bas Devos vedi scheda film
Violet (2014): locandina
32 TFF – TORINO 32
Bikers quindicenni che volteggiano agili e piroettanti tra le piste sinuose a loro dedicate: uno di loro assiste per caso, ma non ha il coraggio, la forza, l'ardire di intervenire, all'accoltellamento di un suo amico in un centro commerciale. Che muore dissanguato sotto i suoi occhi increduli e terrorizzati, immobile, incapace di reagire, come in preda ad un panico o paralizzato da un incubo ad occhi aperti.
Violet (2014): scena
La regia ci mostra tutta la lunghissima estenuante scena ripresa freddamente ed impersonalmente, quasi crudelmente dalle cineprese localizzate per la sorveglianza del luogo pubblico.
Violet (2014): scena
Jesse non riesce ad elaborare, una volta a casa, nessun particolare di quell'avvenimento, e presto viene considerato un codardo ed allontanato dal gruppo dei suoi amici che lo interrogano e desiderano avere risposte, particolari, chiarimenti.
Il ragazzino vaga tra casa sua e quella dei genitori del ragazzo morto, cercando comprensione e cercando anche di confortare personalità distrutte da un dolore inaccettabile.
Violet (2014): scena
Violet è un film difficile ed ostico, antinarrativo, intransigente, potente e coraggioso che sperimenta un linguaggio di colori, dei primi piani, della fotografia ostentata nei colori saturi, e dove le azioni, i movimenti, sostituiscono il linguaggio o ne diventano parte, riducendo il dialogo ad un surplus confinato ai limiti dell'indispensabile.
Violet è un film che riflette sui tentativi di elaborazione di un lutto, sulla necessità di trovare la strada per andare avanti.
Violet è un film che devasta interiormente e lascia dentro un dolore e una desolazione che sembrano incolmabili.
Violet (2014): Raf Walschaerts, Mira Helmer
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