Regia di Ted Kotcheff vedi scheda film
“Ogni uomo che si dice tale deve avere una sua terra”. Da questo simbolismo viene sviluppato il racconto di Duddy un giovane rampante yiddish e la sua scalata verso un successo lastricato da male azioni,imbrogli e tradimenti, ma illuminato da un ideale molto meno materiale di ciò che sembra.
Soldi ad ogni costo (1974): Ted Kotcheff
Soldi ad ogni costo (1974): Richard Dreyfuss
Soldi ad ogni costo (1974): Richard Dreyfuss, Jack Warden
Soldi ad ogni costo (1974): Micheline Lanctot, Richard Dreyfuss
Soldi ad ogni costo Canada 1974 la trama: Montréal, 1948. Il giovane e rampante Duddy Kravitz sacrifica amori, amicizie e famiglia per coronare il suo sogno di diventare ricco e dimostrare al padre il suo valore. Duddy, difatti, si scopre come speculatore finanziario, produttore cinematografico ed imprenditore terriero. La recensione: Soldi ad ogni costo (The Apprenticeship of Duddy Kravitz) è un film diretto da Ted Kotcheff, tratto dal romanzo L'apprendistato di Duddy Kravitz di Mordecai Richler. Film premiato con l'Orso d'oro al Festival di Berlino. Soggetto di Mordecai Richler (romanzo) Sceneggiatura di Lionel Chetwynd Fotografia di Brian West Montaggio di Thom Noble Musiche di Stanley Myers e Andrew Powell. Film interpretato da un già grande Richard Dreyfuss l’anno dopo il successo planetario di “American graffiti” del 1973 diretto da George Lucas. Il nostro si afferma di nuovo con un grande personaggio Duddy divorato da un’ambizione senza limiti, arrogante e disposto a tutto, in realtà uomo molto fragile ed insicuro, in apparenza energico e vitale, ma è una maschera che indossa. Il cast di questo film è fantastico e molto coeso a partire dal protagonista Richard Dreyfuss, nel ruolo del padre Jack Warden, un tenerissimo Randy Quaid da me molto amato in un cult movie di pregevole fattura: L'ultima corvé del 1973 frutto di quel genio di Hal Ashby. Deliziosa nel ruolo di Yvette Micheline Lanctôt e come non citare il magnifico Denholm Elliott indimenticabile in Una poltrona per due (Trading Places) di John Landis (1983). Molto bella l’ambientazione nella Montreal dei primi anni cinquanta. Il Canada regala alla mdp degli scorci stupendi, sia la città, che la campagna, con un verde lussureggiante, molto del merito va indubbiamente alla fotografia di Brian West. Questa truce storia è una critica all’avidità umana di una certa frangia di ebrei con l’insaziabile voglia di accumulare più ricchezza e potere, nel minor tempo possibile, denotando aridità di fondo e poco rispetto delle terze persone. Un film di qualità, che ha saputo resistere all’usura degli anni, mantenendo intatto tutto il suo fascino, con una punta di umorismo nero efficace e tagliente, con alcuni dialoghi secchi e taglienti, che lasciano un segno nella memoria degli spettatori più attenti. Il film fu girato e proiettato in 35 mm. Visionato in una ottima masterizzazione dvd, con i colori ancora splendenti di una pellicola restaurata in modo accurato. Interpreti e personaggi Richard Dreyfuss: Duddy Micheline Lanctôt: Yvette Jack Warden: Max Randy Quaid: Virgil Denholm Elliott: Friar
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