Regia di Paolo Virzì vedi scheda film
Un film spiazzante e scomodo, importante per renderci conto di quanto valiamo numericamente in un mondo capitalista e di quanto spesso, l'apparenza sia più importante di qualsiasi altra cosa.
"Il capitale umano" é un film italofrancese di Paolo Virzì del 2013; un thriller drammatico in cui 3 punti di vista della stessa storia si intrecciano e mettono a nudo la vulnerabilità umana.
Nella nostra società tutto ha un prezzo: anche una vita umana.
Per questo quando un ciclista viene investito tornando dal suo lavoro di cameriere, vediamo le tante facce della medaglia, la corruzione, l'insabbiamento, la vendita di se stessi e degli altri, anche vicinissimi a noi e che teoricamente dovremmo difendere.
É uno stralcio realistico di una società in cui il profitto viene prima di qualsiasi cosa, così che è più importante mantenere una facciata di perfezione che mostrarsi umani.
Il titolo del film non viene scelto casualmente e ci viene dimostrato oltre che spiegato nel finale.
La cosa che mi ha sorpreso è stata la sottile scelta di non parlare praticamente mai (se non brevissimamente) della vittima dell'omicidio.
Un'altra rappresentazione questa, proprio a farci intendere che la sua morte sia marginale, un numero, un capitale umano iper facile da rimborsare per i ricchi investitori che scommettono sul crollo dell' Italia.
Con i soldi, qui ci viene mostrato ampiamente, si può comprare tutto: il sesso, l'amore, il rispetto, l'approvazione, il silenzio. Se hai i soldi, puoi essere chi vuoi, avere chi vuoi, anche se resti comunque un calcolo assicurativo.
La sensazione che lascia è spiazzante, proprio perché si sa che si tratta di una realtà quotidiana e che viviamo anche se cerchiamo di chiudere gli occhi.
Per me vale la pena vederlo assolutamente ma non vi aspettate qualcosa di confortevole, anzi tutt'altro, scomodo e aberrante.
Vorremmo giudicare e lo faremo, ma spero che ciò potrà portarci alla riflessione.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta