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I pugni in tasca

Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film

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La recensione su I pugni in tasca

di tafo
10 stelle

Opera raggelata e raggelante che fa a pezzi le nostre gabbie morali.

l’esordio più importante del cinema italiano? Se ne può discutere ma quello che è sicuro è la blasfemia che ancora oggi dopo sessant’anni il film trasmette. Bellocchio distrugge la sua educazione troppo cattolica con un opera nichilista e antiborghese. La famiglia è il luogo da bruciare senza farsi prendere dai suoi ricatti morali e affettivi, se non la uccidi tu ti uccide lei con la noia delle sue giornate vuote e senza scopo. Quando in una famiglia c’è una persona malata tutta la casa si ammala, tutto o quasi gira intorno alle esigenze della persona diversamente abile, figuriamoci quando le persone malate sono quattro su cinque come può essere pesante la situazione per l’unico figlio sano. Il problema è la dipendenza che ognuno ha nei confronti degli altri, il fatto che nessuno dei quattro può restare da solo per ovvi motivi anche per la semplice lettura di un giornale, impone  ai 4+1 di restare insieme per tutta la vita. Nella villa immensa dei nostri molto è il tempo libero e grande è la noia di giornate passate a far nulla nel gelo invernale della provincia emiliana veramente paranoica, nel senso che si aspetta solo la scintilla che da un momento all’altro faccia saltare tutto in aria, togliendo il velo all’ipocrisia di rapporti filiali e fraterni che castrano ogni volontà ogni possibilità di vivere la propria vita senza catene familiari. Quando Sandro si sostituisce al fratello maggiore come autista ,fingendo di avere preso la patente, il folle progetto di uccidersi e uccidere la madre la sorella e l’altro fratello, genera nel primogenito preoccupazione temperata dalla prospettiva di poter finalmente vivere una vita normale insieme alla sua ragazza. Alla fine Sandro decide di eliminare i parenti uno alla volta, ma di non liberare il fratello maggiore dalla necessità di vivere con loro, magari insieme alla compagna, rimanendo viva l’esigenza del mutuo soccorso. Il folle progetto di liberazione familiare non si completerà per l’ultima fatale crisi accorsa a Sandro con la sorella che costretta a letto non potrà o non vorrà intervenire in un perfetto vita mia morte tua.  

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