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La leggenda del cacciatore di vampiri

Regia di Timur Bekmambetov vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La leggenda del cacciatore di vampiri

di axe
5 stelle

U.S.A., prima metà del XIX Secolo. Un bambino, a lavoro in un porticciolo fluviale insieme ai genitori, vedendo un amichetto di colore maltrattato, interviene per difenderlo, attirando su di sè le sgradevoli attenzioni dei prepotenti di turno. Qui inizia la lotta di Abraham Lincoln contro l'ingiustizia; il suo cammino lo porterà a lottare per i diritti civili, ad essere presidente della nazione, a guidare gli stati del Nord durante la Guerra di Secessione. Parallelamente, si batte contro chi vorrebbe trasformare la sua terra in un regno del terrore. Sono i vampiri, creature millenarie, sanguinarie, abituate a mimetizzarsi tra gli umani, inebriate dalla violenza, affamate di potere; la loro guida e capostipite, Adam, ha in progetto di dominare la nazione perpetuando politiche razziste e favorevoli alla schiavitù e per questo motivo incoraggia e sostiene la secessione degli stati confederati, anche inviando truppe di vampiri a sostegno del relativo esercito. Contemporaneamente, ingaggia una lotta personale contro Abraham, la sua famiglia ed i suoi amici, costretti alla difesa ed al successivo contrattacco. Diretto dal regista russo Timur Bekmambetov, di produzione statunitense, tratto da un romanzo di Seth Grahame-Smith, questo film "riscrive" la storia del celebre presidente statunitense Lincoln introducendo elementi fantastici. Il protagonista, sin da giovanissimo insofferente alle ingiustizie, coraggioso e determinato, entra in conflitto con le forze del male, rappresentate dai vampiri, creature dalle capacità fisiche sovrumane, alcune delle quali molto intelligenti. Abraham - in età matura, interpretato da Benjamin Walker - combatte battaglie parallele. Il racconto rispetta, grossolaneamente, la realtà storica mostrando il protagonista cambiare le istituzioni dal loro interno; è di pura fantasia descrivendo un Lincoln uomo d'azione battersi in prima persona, con l'aiuto di amici fidati, tra i quali Henry Sturgess (Dominic Cooper), suo mentore ed anch'egli vampiro, reso tale da Adam secoli prima per renderlo inoffensivo nei suoi confronti - una "creature della notte" non può ucciderne un'altra - e William Johnson (Anthony Mackie), il personaggio difeso tanti anni prima sulla banchina del porticciolo, contro i vampiri, difendendosi da aggressioni fisiche, piccoli e grandi intrighi. Adam, interpretato da Rufus Sewell, è un antagonista formidabile. Paziente calcolatore, rispondendo all'istinto predatorio proprio della specie, porta avanti il suo progetto di conquista del potere con spietata determinazione. Non è un personaggio particolarmente approfondito, così come non lo sono gli altri, decisamente stereotipati. I buoni da una parte, i cattivi dall'altra. Il ritmo è sostenuto, gli eventi raccontati sono molti e sparsi lungo una linea temporale piuttosto lunga. Questo film ha una doppia anima, di horror d'azione e di film biografico. Sotto nessuno dei due aspetti, è imperdibile. La lotta contro i vampiri è un qualcosa di già visto - o letto - anche perchè l'immaginario connesso alle creature fantastiche di cui l'autore fa uso, è un qualcosa di ben noto. L'argento li uccide; quindi con armi - proiettili, baionette, etc. - costruite utilizzando tale metallo, si possono sconfiggere. Il racconto dei momenti salienti della vita di Abraham Lincoln, un qualcosa di molto superficiale. Nonostante ciò, uno spettatore preparato alla visione, può apprezzare l'opera; benchè prevalga l'aspetto dell'intrattenimento, può essere interessante vedere come gli elementi fantastici siano stati legati a quelli reali. Merita, dunque, una possibilità.

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