Regia di Giuseppe Tornatore vedi scheda film
Appassionata dichiarazione d'amore al cinema, "Nuovo cinema paradiso" è un film che rievoca con affetto la partecipazione del pubblico di una volta alla vita che si svolgeva nelle sale cinematografiche, a partire dai miti di celluloide che scorrevano sullo schermo per arrivare al quadro colorito di un paesino siciliano nei difficili anni del dopoguerra. Tornatore eccede qua e là in bozzettismo e furberie nostalgiche, ma sa anche trascinare lo spettatore in una vicenda di formazione narrata con passo spedito, ricchezza di notazioni ambientali e pagine di autentica emozione, efficacemente sottolineate dalla vibrante partitura di Ennio Morricone, una delle più belle del compositore con lo struggente tema d'amore scritto insieme al figlio Andrea. Forse non è un capolavoro, ma è comunque un omaggio sincero e sentito ad un modo di fruizione del prodotto cinematografico che oggi non esiste più. Ottimo cast in cui spicca il bravissimo Totò Cascio assieme a un grande Noiret, ma sono da ricordare anche Jacques Perrin e Marco Leonardi come controparte adulta e adolescenziale di Totò. Anni fa vidi la versione più lunga riproposta come director's cut, ma credo che la migliore sia sicuramente quella tagliata: è più agile ed è priva di un inutile sezione in cui il Totò adulto incontrava nuovamente il suo primo amore. Ad ogni modo, ad oggi resta il migliore risultato nella carriera complessivamente non esaltante di Tornatore, un film che ha ottenuto un grande successo internazionale anche grazie alla vittoria dell'Oscar come miglior film straniero, un piccolo classico artisticamente non esente da difetti e compiacimenti, ma che rimane legato alla migliore tradizione italiana della fine del 900.
voto 8/10
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta