Regia di Renzo Martinelli vedi scheda film
Massacrato da gran parte della critica, BARBAROSSA ( sword of war ) è invece uno dei pochissimi film italiani degli ultimi anni che possa definirsi tale, per questo gli attribuisco il voto massimo. Ovviamente le grandi produzioni americane e cinesi sono su un altro livello, ma paragonato a film del genere meno epocali quali VALHALLA RISING, CENTURION, BLACK DEATH o anche lo sceneggiato televisivo I PILASTRI DELLA TERRA tratto del romanzo di Ken Follett, questo BARBAROSSA non ha assolutamente nulla da invidare. Certo, se si giudica il film cominciando a parlare di Bossi la recensione non potrà mai essere obiettiva. Evidentemente, al becero populismo politico è bastato il fatto che Alberto da Giussano compaia nel logo della Lega e che uno dei protagonisti nomini il fiume PO, per etichettare la pellicola come "opera di propaganda leghista" e quindi una schifezza a prescindere. Nessuno però si è mai sognato di giudicare BRAVEHEART come un film di propaganda del nazionalismo scozzese o IP MAN come di propoaganda nazionalista cinese. In un cinema italiano con storie sempre più volgari e insignificanti e in cui ormai gli attori più noti sono diventati i comici televisivi, mi fa solo piacere assiestere a un film che vede come protagonisti Rutger Hauer, Angela Molina, Murray Abraham, oltre a Raz De Gan che non è affatto male e che andrebbe sfruttato meggiormente. Inoltre, la regia di Martinelli è molto buona mostrando diverse scenografie paesaggistiche che non si vedono mai nei film italiani; lui e altri come Girgio Serafini andrebbero sostenuti invece che demonizzati. La storia principale, narra le vite dell' imperatore Barbarossa deciso a sottomere il nord d' Italia ed a eliminare il comune di Milano e di Alberto da Giussano. Costui è un giovane popolano, che da ragazzo aveva salvato la vita di Barbarossa dall 'aggressione di un animale feroce, il quale riunirà tutti i riottosi comuni dell' epoca sempre in lotta tra loro contro l' attacco delle truppe invasori. L' unica cosa poco convincente penso sia il ruolo di Kasia Smutniak, per il resto è un film/fiction ben sviluppato e ben recitato che, nonostante un ritmo a volte un po' troppo lento, tiene sempre vivo l' interesse dello spettattore mostrando una notevole dramamticità e atmosfere ben create. Le scene di battaglia sono più violente che spettacolari, ma proprio non capisco come si possa definire VALHALLA RISING un capolavoto e BARBAROSSA una pagliacciata, di umorismo involontario poi non c'è alcuna traccia. Il finale inoltre è ben indovinato con immagini visivamente molto apprezzabili. Non è BRAVEHEART ma come film italiano è sicuramente da sostenere
Ottima
Ottima
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Miei cari due Messeri @braddock e Libertàdiparola75, mi compiaccio con voi per l'opinione e il commento successivo, libero da preconcetti a priori che hanno avuto tantissimi italiani contro la Lega (non che ne sia io certo un simpatizzante), accusata di aver come minimo voluto, se non finanziato il Barbarossa del buon Martinelli per propaganda politica. Molte altre opinioni che ho letto parlavano, stroncando film e regista, proprio di questo argomento a prescindere, io invece sono convinto come te @braddock che ce ne fossero film italiani sulla storia d'Italia (e non certo solo sul medioevo) finanziati pubblicamente al di sopra del 10% come questo film. Ho trovato sceneggiatura, regia e fotografia senza infamia e senza lode, supportata da due “calibri” nella recita come R. Hauer e F. Murray Abraham e una superlativa Kasia Smutniak, l'unico neo è per me l'indigeribile (come attore ) Can de Raz, che, per mia personalissima opinione, recita bene solo quando non apre bocca ( ha un alter ego con Clive Owen, spesso utilizzato per film epici o storici ). Un saluto ai due onorabili Messeri di cui sopra.
Credo che qualcuno in questo sito prima di affrontare la recensione di un film dovrebbe liberarsi un pò la mente. I film di Martinelli vengono attaccati a prescindere, a qualcuno non è andato giù che con PORZUS abbia mostrato qualche cadavere nell'armadio della Resistenza (che come tutti gli avvenimentoi storici andrebbe valutata con una certa obiettività e non con il piglio militante che dopo oltre mezzo secolo è anche un pò ridicolo, perdonatemi). Ora non ho visto questo film, ma alcune delle opinioni che ho letto mi hanno fatto pensare che parimenti qualcuno che ne ha scritto (Barbarossa che legge la GdS.....mah?!?) lo abbia visto esattamente come il sottoscritto. Il quale però si astiene da farne commenti. Quindi complimenti a @braddock anche da parte mia. Un saluto
Grande Gianni! Anche secondo me molte opinioni sono state formulate senza aver visto il film. Ciao a tutti!
Concordo coi vostri commenti, se si deve giudicare il film parlando non del film ma del figlio di Bossi allora sarebbe meglio astenersi. A me Martinelli non dispiace affatto poi è vero che nel cinema internazionale c'è molto meglio, ma in ambito nazionale le sue sono tra le poche pellicole rimaste con un certo spessore nelle storie e attori decenti. Attendo con un certo interesse anche il prossimo di Giancarlo Giannini.
il film non l'ho visto ma mi ricordo le critiche non proprio positive, anch'io vorrei dire che Raz Degan si è rivelato un buon attore (in fondo lo si capì già da "....non sono fatti miei..."), l'ho visto ne "I 100 chiodi " di Olmi, bel film, e rimasi sorpresa dalla sua interpretazione, davvero buona, un saluto!
Commenta