Regia di Gianni Zanasi vedi scheda film
Opera di estrazione alto borghese per borghesi che possono pensare al senso della vita grazie al patrimonio dei genitori. Mantiene comunque una linea poetica e il racconto è ben strutturato e diretto. Il cast, tra ruoli principali e minori, è di prim'ordine. Non lo si raccomanda, ma, se capita, merita la visione.
Il Walter di Tutti giù per terra torna, adulto, dal viaggio verso l'ignoto domani e... Mastandrea calca la sua caraterizzazione classica, stavolta nel ruolo del rampollo di una famiglia di industriali della provincia di riminese che, abbandonati i sogni di ribellismo nella Roma capitale, fa ritorno a casa con il suo carico di amarezza e supponenza. La storia, ben sceneggiata e diretta, non ha la profondità del lavoro di Ferrario, ma mantiene una struttura coerente e poetica, seppure più scontata nel suo genere. Il film scorre leggero senza scossoni né delusioni e si lascia vedere. Il vero punto di forza è il cast, grazie alla potenza di fuoco di Beppe Caschetto, che produce il film. Tra attori principali e ruoli minori la squadra messa in campo è infatti di prim'ordine, non a caso Battiston è stato premiato con il David per la sua interpretazione. Opera di estrazione alto borghese per borghesi che possono pensare al senso della vita grazie al patrimonio dei genitori.
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