Regia di Dani Levy vedi scheda film
Ennesima storia che tratta del
nazifascismo e delle sue sfumature più che discutibili con il
fhurer asceso al poetere come specie di paciere che
però profittandosene s'impossessava di rarità altrui ancor prima
di trattarne l'argomento seguendo le orme del
disastro precedente di qualche figura
demenziale, poi nel mentre che
il duce e il fascismo in qualche modo
si finanziavano la guerra aumentando a dismisura
le utenze a spese dei cittadini contrari alla loro guerra, il
fhurer per finanziarsi la guerra, non soddisfatto di avere
profittato, ricattava anche degli stati proponendogli
tasse e dazi. Con il duce e il fhurer che diceva una cosa e ne faceva un'altra,
la demenza senile avrebbe potuto essere il male minore chissà,
chi potrebbe trattare con un profittatore ancor prima di parlare
di pace, o un trappolaio che fingendo di non muovere un dito
però constrinse mezzo mondo a partecipare a quella
folle specie di scommessa senza un minimo di buon senso,
comunuque all'alleato pareva chiaro ad ascoltarli
in tali occasioni, nei loro discorsi, chi fosse il grande comico probabile e chi
il veterano di guerra zelante, perciò in qualunque modo
volevano raccontare la storia, nella
solita commedy in qualche modo lo spettacolo del film.
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