Non solo abbiamo perso un grande attore, ma anche un ottimo regista. Avercene di film politicamente militanti come questi. La struttura multinarrativa, scandita da un montaggio perfetto, restituisce perfettamente la complessità etica, morale e (geo)politica del film. È come se Robert Redford volesse attualizzare il dilemma morale di Tutti gli uomini del presidente - riuscendoci perfettamente a mio avviso. È difficile non identificarsi in Adrew Garfield nel film, che incarna perfettamente il cittadino americano - e occidentale - del XXI secolo. Ed è ancora più difficile restare indifferenti a quell'inquadratura finale, che cattura perfettamente la crisi esistenziale che stiamo vivendo tutti noi di fronte a un mondo che brucia e che ora bussa alle nostre porte chiedendoci il conto. Limes docet. Ai posteri l'ardua sentenza...
Grazie Luigi per l'ennessima chicca cinematografica <3
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