Regia di Jean-Paul Le Chanois vedi scheda film
“Io sono una persona gioiosa, felice, da quando sono bionda. Quando ero bruna ero triste e non mi piacevo affatto.” (Mireille Darc).
Intrigo a Parigi (1964): locandina
Intrigo a Parigi (1964): Liselotte Pulver, Philippe Noiret
Intrigo a Parigi (1964): Liselotte Pulver, Philippe Noiret
Intrigo a Parigi (1964): Liselotte Pulver, Philippe Noiret
Intrigo a Parigi Italia/Francia/Germania Ovest 1964 la trama: Il banchiere René Duchêne, dopo la scomparsa della giovane moglie in un incidente stradale, tenta di suicidarsi gettandosi nella Senna. A farlo rinunciare è la giovane Suzanne, sua ex cameriera, finita sul marciapiede, la quale gli rivela il tradimento della defunta moglie. La ragazza lo ospita a casa sua per la notte. René decide allora di recuperare parte delle sue sostanze, contenute nella cassaforte della sua casa, dove abitano anche i suoi suoceri, ansiosi di ereditare al più presto tutti i suoi valori. Poco dopo, desiderosi entrambi di cambiare vita e di allontanarsi da Parigi, René e Susanne si fingono padre e figlia e si fanno assumere come maggiordomo e cameriera dalla ricca e pittoresca famiglia Bernadac (marito, moglie, due figli e la suocera), riuscendo a stravolgere e cambiare in meglio anche la loro vita. La recensione: Intrigo a Parigi (Monsieur) è un film diretto da Jean-Paul Le Chanois. Soggetto di Claude Gèvel Sceneggiatura di Georges Darrier, Pascal Jardin e Caude Sautet Produttore Raymond Danon Casa di produzione Zebra Film, Corona Filmproduktion e Films Copernic Distribuzione in in Francia da Comacico in Italia da Fida Cinematografica Fotografia di Louis Page Musiche di Georges Van Parys. Gran bella commedia scritta molto bene e girata quasi tutta in interni, una feroce satira sociale che mi ha ricordato immancabilmente il capolavoro di La Cava Godfrey il maggiordomo, film americano di grande pregio e qualità. “Monsieur” è di grana più grossa, ma fa divertire molto, grazie a dialoghi spumeggianti e piacevoli. Anche in questo film un finto maggiordomo riesce nell’intento di mettere a regime una famiglia alto borghese scombinata e stravagante. Il cast è lussuoso a cominciare da Jean Gabin/Monsieur la solita prova di alto livello, magnifica anche l’interpretazione di Mireille Darc quasi al debutto nel ruolo della “finta figlia”cameriera. Eccellente anche la prova della deliziosa Liselotte Pulver/Elizabeth Bernadac da me molto ammirata in un film che mi è molto caro: Tempo di vivere (A Time to Love and a Time to Die) un film del 1958 diretto da Douglas Sirk. Alla sua ultima interpretazione Gaby Morlay una delle migliori attrici francesi di tutti i tempi. Recitano in piccoli ruoli, ma significativi anche Caudio Gora e Marina Berti/ coniugi Danoni, Jean Paul Moulinot l’avvocato Flamand. Un ruolo importante lo ricopre anche Philippe Noiret/ Edmond Bernadac il padrone di casa, prova incisiva di questo grande interprete internazionale. Jean Gabin nella seconda parte della sua carriera fu un attore carismatico e dotato di una classe unica e ben riconoscibile alla pari di un altro grande Lino Ventura. Il film è leggero come una piuma e scivola via che è un piacere, non la solita commediola, ma cinema capace di deliziare lo spirito e far stare bene lo spettatore. Il film prosegue in crescendo fino al gran finale scoppiettante e pieno di colpi di scena, di respiro internazionale e ripeto capace di lasciare un retrogusto dolce, come una bella favola ………e vissero (quasi) tutti felici e contenti ad eccezione dei suoceri di Monsieur privati di una eredità non meritata. Interpreti e personaggi Jean Gabin: René Duchêne Mireille Darc: Suzanne Liselotte Pulver: Elizabeth Bernadac Philippe Noiret: Edmond Bernadac Gaby Morlay: signora Bernadac Claudio Gora: signor Danoni Marina Berti: signora Danoni Heinz Blau: Alain Bernadac Henri Crémieux: suocero Berthe Grandval: Nathalie Jean-Paul Moulinot: avvocato Flamand Gabrielle Dorziat: suocera Armand Meffre: padrone del bistrò Christian Brocard: cliente nervoso Angela Minervini: cameriera dello snack-bar Max Elloy: maggiordomo Peter Vogel: Michel Corbeil Pierre-Jacques Moncorbier: fabbro Maryse Martin: Justine Jean-Pierre Darras: José, un delinquente Andrex: Antoine, un delinquente Alain Bouvette: Marc, un delinquente Jean Lefèvre: detective Paul Faivre: parroco André Dalibert: sarto
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